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Sintonia, complicità e unione d'intenti. Nella cena organizzata da Romelu Lukaku c'è tutto questo. Nonostante il giorno di riposo in un periodo molto intenso dal punto di vista degli impegni tra allenamenti e partite ogni tre giorni, la squadra di Conte si è ritrovata per stare insieme anche fuori dal campo. "E' questa la miglior fotografia dell'Inter di oggi" scrive il Corriere dello Sport.
L'attaccante belga ha già conquistato il cuore dei compagni. "Paghi tu è normale che siamo qua..." ha scherzato D'Ambrosio. "Chissà forse Lukaku è stato accolto così bene perché ha preso il posto di Icardi, uno che, dopo quanto accaduto l’anno scorso, era stato di fatto rigettato. Poi, coi fatti e coi comportamenti, “Big Rom” ha fatto vedere di essere molto diverso da Maurito. Lo ha aiutato anche il fatto di parlare già un buon italiano, grazie al fratello Jordan, da 4 stagioni nella Lazio".
"Lukaku è sbarcato nell’universo nerazzurro da nemmeno 3 mesi e ne è già diventato parte integrante. E non solo per i gol che segna - già 7 in 10 giornate di campionato, mentre è ancora a secco in Champions - ma per il modo in cui si è approcciato dentro al nuovo ambiente, per l’entusiasmo dimostrato nel voler cominciare l’avventura, per la sua positività e poi anche per l’impegno e il coinvolgimento nelle partite. Senza limitarsi al campo, ma anche dalla panchina, dopo una sostituzione: non torna mai in anticipo negli spogliatoi, ma resta lì ad incitare, a dare consigli, comunque a partecipare. Insomma, è come se il gigante belga, oltre a trascinare, sia ormai da considerare un leader. Quando segna un compagno, ad esempio è sempre tra i primi ad esultare, perché chiunque spedisca il pallone in rete fa il bene della squadra. E quando segna lui cerca sempre l’abbraccio di chi gli sta attorno o magari corre verso la panchina per festeggiare insieme a Conte. Già perché con il tecnico è nato un feeling speciale".
A favorire l'intesa con i compagni di reparto è l'ottimo rapporto anche fuori dal campo. Da Sanchez a Esposito, Lukaku ha già un grande feeling con gli attaccanti dell'Inter: "Ricomposto rapidamente il diverbio con Brozovic post-Slavia Praga, il suo grande amico dentro lo spogliatoio resta Sanchez, del resto erano affiatatissimi anche a Manchester. Ma, restando nel reparto offensivo, ha legato anche con Luataro, ad esempio, che chiama “hermano” sui social. Ed è diventato una sorta di fratellone pure per il 17enne Esposito, che ha preso sotto la sua ala. Perché solo remando tutti nella stessa direzione si fa il bene del gruppo".
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