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«Non è questione se è importante o meno per la squadra di Inzaghi come dice Mourinho, ma conta l'uomo, conta l'amicizia. Era morto due volte e l'Inter lo ha ripreso e mentre non rispondeva ai suoi compagni trattava con le squadre rivali. La mia sensazione che va dove gli danno più soldi. Dell'Inter l'unica cosa che potrà dire quando si deciderà a parlare è che i dirigenti nerazzurri gli hanno chiesto di aspettare, ma è normale, mica l'Inter è il PSG. Poi è stato un tradimento anche nei confronti di Inzaghi, era stato lui a preferire Lukaku a Dybala. Non poteva aspettare? Doveva per forza trattare con quei due club? Alla fine bastava alzare il telefono e dire che lo stava facendo e che se fosse stato libero alla fine poteva andare ancora all'Inter. Sarebbe stato chiaro, invece lui ha pure parlato di amore grande. Magari ora lo dice della Roma e poi l'anno prossimo una squadra gli offre di più e lui va. Questi sono i giocatori oggi. Alla fine, caro Lukaku, Milan e Juve ti hanno preso per il cu** perché se avessero potuto ti avrebbero preso. Serve personalità», ha sottolineato.
L'ex attaccante interista è tornato anche su una sua esperienza personale: «Ho rispetto per Ausilio e Branca, li sento ancora oggi. Mazzarri firma all'Inter e aveva lo stesso mio procuratore e c'era Milito infortunato, lui firma con Moratti, la sera mi chiamano Branca e Ausilio: "Antonio non sappiamo come dirtelo. Mazzarri non vuole che resti". Ero avvelenato, volevo morire. Ma questi due dirigenti mi hanno detto la verità, sono stati onesti. Sono per l'amicizia, per il rispetto delle persone, se anche litigo poi capisco se ho sbagliato e torno dal mio amico a parlargli. Ma basta parlare», ha concluso.
(Fonte: BOBO TV)
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