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Graziano (GdS): “Lukaku, giocatore e pure uomo. È tutto ciò che Conte cerca in una punta”

Il giornalista de La Gazzetta dello Sport ha parlato dell'attaccante dell'Inter e del confronto con l'ex capitano Mauro Icardi

Andrea Della Sala

Del lavoro fin qui svolto da Romelu Lukaku all'Inter e del confronto con l'ex capitano nerazzurro Icardi, ora al Psg, ne ha parlato il giornalista Mirko Graziano sulle pagine de La Gazzetta dello Sport:

"Antonio Conte, la scorsa estate, arrivò ad alzare la voce a due passi da casa Suning per chiarire all’Inter quanto fosse importante Lukaku nel nuovo progetto. Il feeling a distanza fra i due è sempre stato fortissimo, e quando Romelu ha capito che Marotta faceva sul serio non ha esitato un istante ad andare alla «rottura» col Manchester United. Conte è tutto ciò che il ragazzo cerca in un tecnico. Lukaku è tutto ciò che Conte pretende da una punta: fame, fisico, coraggio, generosità, intelligenza tattica, qualità da leader e gol. Sì, tanti gol: 52 con il Belgio (84 gare), 113 in Premier League, già 14 con l’Inter, più di 200 a livello di club professionistici; e parliamo di un 26enne. Qui c’è il giocatore e c’è pure l’uomo. Un mix che Conte ama trovare in ogni suo «dipendente».

Romelu parla sei-sette lingue, a Milano si è presentato subito con un ottimo italiano: segno di intelligenza, cultura, rispetto. In un amen ha conquistato il cuore dell’intero spogliatoio, del teorico rivale Lautaro (oggi “gemelli del gol” in tutti i sensi), del baby Esposito. E quel rigore ceduto proprio al «predestinato» è il normale comportamento di chi in campo e nella vita «gioca» sempre per la squadra, mettendo in secondo piano ogni interesse personale. Insegnamento sicuramente ereditato da un’infanzia piuttosto dura. Pure l’esigentissimo popolo nerazzurro apprezza, tanto da sorvolare su qualche gol sbagliato di troppo".

"Conte ha sempre difeso con forza l’investimento Lukaku, anche nel momento di maggiore pressione degli “Icardiani”. Troppi 65 milioni più bonus per il belga? Beh, la cifra verrà saldata in cinque anni e i bonus sono legati a scudetto e altri trofei: affare dunque gestibilissimo. Icardi? Mai messo in discussione il valore assoluto dell’argentino. I numeri nel calcio contano: di gol Maurito ne ha sempre fatti molti, e a vagoni ne farà ancora.

Trattasi però di un feroce killer delle aree di rigore, uno specialista, un Pippo Inzaghi 2.0 per intenderci. In poche parole, scarso «dialogo» con i compagni, massimo rendimento solo nell’ambito di squadre rodate, di enorme qualità e appunto modellate attorno a un centravanti «statico». L’Inter è invece oggi in piena fase di ricostruzione, e Conte predica intensità ovunque, organizzazione maniacale a livello tattico e sacrificio in ogni zona del campo, con le punte costantemente nel cuore del gioco. L’ex c.t. azzurro costruisce poi spogliatoi che assomigliano a bunker antiatomici pretendendo la massima armonia nel plotone: di fatto, altro “paletto” costato caro a Icardi, da tempo ai ferri corti con la gran parte del pianeta Inter", aggiunge il giornalista.

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