FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimora

Lukaku a caccia del record di gol: l’Inter dipende da lui, ma Conte dovrà preservarlo

L'attaccante belga è pronto a ripartire da dove aveva lasciato

Fabio Alampi

L'Inter è pronta a tornare in campo dopo lo stop forzato dovuto al dilagare dell'epidemia di coronavirus. Lo farà partendo dalla semifinale di ritorno di Coppa Italia, lo farà affidandosi ancora una volta a Romelu Lukaku, bomber principe della squadra con 23 reti già messe a segno in stagione. Così scrive Tuttosport:

"L'Inter fra una settimana ripartirà da lui, da "Big Rom", da Romelu Lukaku. Il centravanti belga, l'acquisto più caro non solo della gestione Suning, ma dell'intera storia nerazzurra - 65 milioni più 13 di bonus -, è stato senza ombra di dubbio il trascinatore tecnico e carismatico della squadra di Antonio Conte. Si è preso il gruppo sulle sue grosse spalle, ha esaltato il gioco del tecnico salentino e le qualità di Lautaro Martinez. Lukaku è stato il centro di gravità del pianeta Inter, anche fuori dal campo - come non ricordare le sue uscite su razzismo e Coronavirus -, e da lui l'Inter ripartirà, domani e dopodomani".

CACCIA AL RECORD - "Lukaku è stato finora il bomber principe della stagione nerazzurra, segnando ovunque: 17 gol in Serie A, 2 in Champions, 2 in Coppa Italia e 2 in Europa League. In tutto fanno 23 reti, quattro in meno del suo primato personale di sempre, ovvero 27, stabilito nella prima annata al Manchester United nel '17-18: allora raggiunse quella quota con 51 partite, con l'Inter è fermo a 35 e, sulla carta, ne avrà a disposizione almeno altre 16 (15 se col Getafe, in Europa League, si giocherà su gara secca)".

DA PRESERVARE - "Probabilmente Lukaku non potrà giocarle tutte, visto che si scenderà in campo ogni tre giorni e Conte vorrà preservarlo, ma le possibilità di stabilire il suo record di gol alla prima stagione all'Inter è assolutamente alla portata. A proposito del rischio infortuni, ovviamente Lukaku sarà uno dei soggetti da tenere maggiormente sotto controllo, sia per l'importanza del giocatore (l'Inter non ha un suo alter ego nella rosa), sia perché essendo un colosso fisicamente, il rischio di incorrere in noie muscolari sarà più alto rispetto a un giocatore più brevilineo".

tutte le notizie di