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GdS – Lukaku si è impossessato dell’Inter: solo Ronaldo e Milito meglio di lui. A Conte ha ripetuto…

Alessandro De Felice

L'Inter riparte dal suo centravanti belga

Romelu Lukaku si prepara alla presenza numero 50 in Serie A. Il centravanti belga taglierà il traguardo nella sfida in programma domani alle 12:30 contro il Crotone a San Siro con in testa l'obiettivo di raggiungere al più presto la vetta della classifica.

La Gazzetta dello Sport sottolinea l'impatto devastante di Lukaku da quando è arrivato in Italia: "Romelu ha segnato 34 reti in A ma, soprattutto, si è completamente impossessato dell’Inter. È diventato l’uomo a cui Conte e tutto il variegato mondo nerazzurro affidano i sogni di gloria. E da quando esistono i 3 punti pochi, pochissimi hanno fatto meglio in un orizzonte di tempo così corto. Certo, c’è Cristiano che a 140 km da Milano ha riscritto ogni statistica con 40 centri nelle prime 50 partite italiane, ma il belga ha dimostrato di tenere botta perfino a lui. Appartiene alla stessa razza di centravanti eletti che hanno vestito il nerazzurro: il Ronaldo interista aveva segnato 38 reti in un periodo uguale; Diego Milito, principesco eroe del Triplete, una in meno del Fenomeno. Difficile che nella sola gara che gli manca per girare a quota 50 presenze Lukaku possa raggiungerli, ma è il tratto dinastico a contare di più: il belga ha raccolto un’eredità pesante e la sta traghettando in una nuova epoca. [...] Oltre ai due Ronaldo e a Milito, solo Sheva (37) e Montella (36) hanno fatto meglio di Romelu nel loro primo scorcio di Serie A".

Lukaku vuole vincere e vuole farlo al più presto, come ha confessato ad Antonio Conte: "Nelle chiacchierate degli ultimi giorni Romelu ha ripetuto all’allenatore il suo unico desiderio per l’anno appena iniziato: vuole riempire con qualcosa di metallico la bacheca di casa. E’ troppo vuota per chi pretende di sedersi a lungo al tavolo dei grandi: un campionato belga vinto da ragazzino nel 2010 e la Coppa di Inghilterra conquistata col Chelsea nel 2011-12, briciole che non saziano. Anzi, il tempo a digiuno ha fatto crescere la fame: avendolo solo la A su cui concentrarsi, spera di gioire da queste parti e poi presentarsi tirato a lucido per l’Europeo, in cui il Belgio si presenta tra i favoriti".

Il 2020 è stato il migliore per Lukaku, andato in gol con una continuità impressionante con una media pari a poco meno di una rete a partita: "Gli bastano 107 minuti per esultare. Senza scordare il ruolo di apriscatole per ogni difesa: nell’idea di Conte, la palla finisce sempre alla stazione Lukaku e da lì il gioco sgorga per gli altri. Anzi, i compagni spesso vivono di luce riflessa, migliorano grazie all’ariete che abbatte ogni muro. Un mancino che segna di sinistro, ma che sa attrezzarsi anche con l’altro piede: dei 34 gol in A, 6 sono arrivati con il destro. Magari non sarà il migliore “staccatore” della Terra (solo quattro centri di testa in campionato), ma il belga dal dischetto è diventato una sentenza. In totale è a 10 rigori segnati su 10 tirati nell’Inter (nove spiazzando il portiere) e per trovare un rigorista migliore bisogna tornare a Boninsegna, che segnò tutti i primi 20 in nerazzurro".