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La semifinale di andata di Coppa Italia tra Juventus e Inter, è stata caratterizzata dai momenti di tensione in gara e dopo il triplice fischio. Prima baruffa subito dopo il gol di Lukaku, bersaglio di vergognosi insulti razzisti, il secondo parapiglia scoppia ala termine della gara innescato da Cuadrado e Handanovic. "Tensione e vergogna, difficile spiegarlo in altro modo. Juve-Inter regala lo spettacolo che nessuno voleva vedere, con risse in coda al match e l’ombra del razzismo a macchiare una delle partite più attese dell’anno", sottolinea la Gazzetta dello Sport.
"Perché è vero, Juve-Inter non sarà mai una partita come le altre. Ma da quest’anno al copione delle polemiche e gli sfottò, è stato aggiunto un finale di partita che col calcio e lo sport in generale non dovrebbe avere molto a che fare. Romelu – beccato per tutto il tempo dalla tifoseria juventina e protagonista anche di un brutto fallo su Gatti che aveva infiammato l’anima della curva bianconera – esulta alla sua maniera, come ha fatto ultimamente anche con la nazionale del Belgio. Porta un indice alla bocca e l’altra mano sulla fronte, stile saluto militare. Ma stavolta lo fa fissando la curva nemica, la stessa che nel corso della ripresa avrebbe a lungo apostrofato con frasi razziste il centravanti belga. E alla quale urla “muto, muto” mentre viene sommerso dall’abbraccio dei compagni, che invano cercano di placarne l’ira".
"Qualcosa è successo e il “muto, muto” sembra riferito a qualcuno in particolare, piazzato alle spalle della porta juventina. Secondo il club nerazzurro ci sarebbero state pesanti frasi razziste, che gli ispettori Figc avrebbero sentito e registrato. Un fatto gravissimo, l’ennesimo in realtà contro Lukaku".
"Il caos continua nel tunnel che porta agli spogliatoi, dove le telecamere arrivano fino a un certo punto. Si vedono tanti giocatori correre in unica direzione, dove ancora una volta c’è un gruppetto che entra a contatto: spinte, urla e insulti che accendono già il match di ritorno. Ma la vergogna va avanti anche quando l’incendio sembra domato. Il campo centrale diventa la rete e i vari social network, dove presto vengono caricati video ripresi dalla curva bianconera. E qui c’è poco da immaginare o interpretare, ciò che si sente è talmente chiaro che non può essere accettato. Diversi ululati all’indirizzo di Lukaku e un orribile “scimmia” urlato. Chissà se qualcuno della procura sarà riuscito a intercettare anche questo ennesimo episodio intollerabile. Di sicuro basta una rapida ricerca sul web per trovare i responsabili, che si vedono e sentono benissimo".
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