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Lukaku si è accorto tardi di una cosa. Ora piange sconsolato per non aver capito…

Gianni Pampinella

Il ritorno al Chelsea dell'attaccante belga non è stato fin qui come lo aveva sognato, forse ha lasciato l'Inter troppo in fretta

Hanno lasciato Inter e Milan, ma Romelu Lukaku e Gigio Donnarumma col senno di poi non avrebbero preso quella decisione. "Nel calcio fondato sulle plusvalenze non c’è posto per le bandiere. Però forse qualcuno comincia ad avere qualche ripensamento. Lukaku, per esempio", scrive Antonio D'Orrico sulle colonne del Corriere della Sera.

"Il centravanti si è accorto (tardi) che era destinato a essere la bandiera dei nerazzurri. Come lo fu l’anno scorso durante i cortei per le strade di Milano in onore dello scudetto. Ora piange sconsolato per non avere capito che il suo con l’Inter era un matrimonio d’amore: Romelu e Giulietta, dramma calcistico in tre atti dal finale amaro".

"Saranno fischiate le orecchie a Gianluigi Donnarumma, portiere a cottimo del Paris Saint-Germain ed ex potenziale bandiera del Milan, vedendo l’intervista a cuore aperto di Lukaku su Sky? Difficile che non si sia riconosciuto nello sfogo del collega. Se a passeggio una sera sul Lungosenna capitasse a Gigio di trovare sulle bancarelle una copia usata di «Il rosso e il nero» di Stendhal, la compri. E non solo perché Stendhal, nato a Grenoble, volle essere definito «milanese» (in italiano) sulla sua lapide. Compri quel romanzo perché è la storia di un giovane che sognava (alla Napoleone) di conquistare Parigi, ma, accusato di essere un cacciatore di dote, finì malissimo". 

(Corriere della Sera)