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Intervistato dal Corriere dello Sport, Antonio Di Gennaro ha parlato della corsa Scudetto.
Di Gennaro, quanto è aperto questo campionato?
Molto, è il più incerto da tanto tempo a questa parte. Inter e Juventus stanno viaggiando forte, ma questa Lazio mi impressiona: se vinci Coppa Italia e Supercoppa in pochi mesi allora sei pronto per lo scudetto.
Inter-Atalanta.
Mi aspetto una partita spettacolare, di quelle che ci ricorderemo. L'Atalanta in casa e fuori gioca sempre allo stesso modo. E ora è tornato pure Zapata, fuori da tre mesi.
Cosa l'ha impressionata di più nel percorso di Conte all'Inter?
Il tempo che gli è servito per trasmettere la sua idea di calcio: pochissimo. Conte è così, non dimentichiamo che alla Juventus e al Chelsea ha vinto al primo colpo. Dopo un mese e mezzo a Milano ha già marchiato a ferro e fuoco l'Inter. A Bari tanti anni fa glielo dissi: sei un predestinato. Ha un furore che impressiona. Ricordo che giocava col 4-2-4, sembrava l'unica verità; invece è stato bravo a cambiare, a dimostrare elasticità. L'Inter gioca con un 3-5-2 su misura, tutto funziona a meraviglia. E sulla questione del battibecco con Capello credo ci sia stato un fraintendimento. Non è mica un'offesa parlare di contropiede, anzi, è nella nostra tradizione e l'Inter, per come gioca, è naturalmente portata a verticalizzate l'azione.
E quei due lì davanti fanno la differenza.
Che grande coppia: Lukaku e Lautaro mi ricordano Elkjaer e Galderisi, miei compagni nel Verona dello scudetto. Lautaro è fenomenale, è tosto, cattivo, ha qualità, segna, si compensa benissimo con Lukaku. E ha solo 22 anni.
Un giocatore decisivo per Inter-Atalanta.
Di Lautaro ho già detto: fortissimo. Nell'Atalanta dico Ilicic. E' uno che determina le partite perché va oltre gli schemi: ha una naturalezza di calcio che pochi altri hanno.
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