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E' Romelu Lukaku il vero leader dell'Inter, in campo e fuori. Il belga trascina i nerazzurri a suon di gol, ma anche con indicazioni e messaggi di incoraggiamento ai compagni. Ma sono le reti quelle che contano e, di certo, non ci si può lamentare: "Nessuno è tanto decisivo in Serie A - scrive Tuttosport -: sommando gol e assist, il pallottoliere è arrivato a 24 contro i 21 di Cristiano Ronaldo (ma con una gara in meno, quella con il Napoli, da recuperare il 17 marzo), i 19 di Muriel e i 17 di Immobile e Mkhitaryan. Ma c’è dell’altro: nessuno, tra i grandi cannonieri dell’Inter e i bomber che hanno fatto la storia del club negli ultimi 40 anni, ha una media gol realizzativa tanto importante.
Con la rete rompighiaccio al Genoa, segnata dopo appena 32” (col Benevento erano stati 28”), siamo a 58 in 82 partite. Al di là della suggestione luccicante di essere ormai a un passo da Ronaldo “Fenomeno” (59 reti, ma in 99 presenze nerazzurre), colpisce il fatto che il belga abbia una media gol di 0,7 a partita, migliore addirittura di quella fantasmagorica di Giuseppe Meazza (0,69 ma con numeri decisamente più importanti, ovvero 284 gol su 408 gare con la maglia dell’Inter) e pure quella di Roberto Boninsegna, il migliore in tempi recenti con 171 reti in 281 partite, con media 0,6".
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