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Lukaku: “Il razzismo nel calcio è ai massimi storici. In Italia qualcosa è cambiato”

Lukaku: “Il razzismo nel calcio è ai massimi storici. In Italia qualcosa è cambiato”

L'attaccante nerazzurro, intervistato dalla CNN, torna a parlare del razzismo nel calcio

Gianni Pampinella

Romelu Lukaku torna a parlare del razzismo nel calcio. Intervistato dalla CNN, l'attaccante nerazzurro non vede progressi, ma sostiene che in Italia qualcosa sia cambiato. "Penso che il razzismo nel calcio in questo momento sia al massimo storico. Perché? Anche a causa dei social. Capisco perche' persone come Thierry Henry stanno bloccando i loro profili". "Eppure e' facile", ha aggiunto, "si possono individuare i responsabili, a mio avviso le compagnie che gestiscono i social devono fare di più", afferma Big Rom.

"Per me, ad essere onesto, non vedo davvero progressi. Vedo molte campagne e tutto il resto, ma fino a quando non viene intrapresa una vera azione...In Italia, quando è successo a me direttamente, si è fatto qualcosa perché la Serie A ha parlato con e la mia squadra", dice Lukaku riferendosi agli ululati nei suoi confronti a Cagliari nel settembre 2019.

 Getty Images

"Abbiamo cercato di educare le persone in Italia spiegando che non si fa cosi'. L'Italia e' un bellissimo Paese e sono stato accettato bene da tutti, dai nostri e dagli altri tifosi. Da allora le cose sono cambiate ed e' quello che dovrebbero fare in tutti i campionati, dovrebbero parlare c. Quando si è parlato della Superlega, la gente e i fan sono scesi in strada per protestare. Io stesso non volevo che accadesse. Ma perché non metti la stessa energia anche quando si tratta di razzismo?", si chiede Big Rom

(CNN)

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