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Dopo diverso tempo, Romelu Lukaku ha deciso di rompere il silenzio. L'attaccante belga lo ha fatto attraverso i social con una serie di messaggi enigmatici di difficile interpretazione. "Il centravanti belga è un professionista di 30 anni. Non è più, dunque, un ragazzino di primo pelo. Si guadagna da vivere con il pallone tra i piedi da quando ne aveva sedici. L'esperienza di certo non gli manca. Dovrebbe capire (e sicuramente capisce) che le parole sono importanti. Andare avanti con i giochetti e gli enigmi sui social è inutile. O meglio, è liberissimo di fare ciò che vuole, anche di provare a diventare un influencer e vivere di quello. Però non prenda in giro i tifosi che l'hanno amato e osannato. Questo non è accettabile", sottolinea il Giornale.
"Lukaku dovrebbe rispondere a una domanda, una sola domanda: è vero o non è vero che si è negato ai dirigenti dell'Inter (ed anche ai suoi compagni), quando il club nerazzurro ha trovato un accordo con il Chelsea per il suo ritorno definitivo a Milano? Se è vero, spieghi perché".
"È stato detto e scritto tanto su di lui e sulla clamorosa rottura con l'Inter, che aveva accolto il "figliol prodigo" tra le proprie braccia, salvo poi sentirsi tradita sul più bello. Invece no. Non ha voluto firmare con l'Inter (così è stato scritto, e lui non ha smentito). Evidentemente non gli andava più bene. Aveva trattato (tramite il suo staff) con la Juventus e in precedenza anche con il Milan quando ancora si doveva giocare la finale di Champions a Istanbul. Era questo il "grande amore" che Big Rom giurava per i colori nerazzurri? Basta, Romelu. Non aggiungere altro. O ci spieghi che è tutto falso, che siamo stati tutti ingannati da qualche bugiardo (e dovresti fare i nomi) che ha manipolato la tua buona fede, oppure è meglio che tu stia zitto. Basta coi giochini e le mezze frasette enigmatiche. Se vuoi dire qualcosa di sensato dillo".
(Il Giornale)
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