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Momento difficile per l'attaccante dell'Inter Romelu Lukaku che non ha trovato il gol con il Belgio ed è uscito ai gironi con la sua Nazionale.
"Romelu Lukaku si è preso il Belgio sulle spalle, ma è caduto sotto il suo peso. Ha cambiato la partita, si è preso la scena, ma solo per far vedere al mondo quanto sia lontano dalla versione migliore di se stesso, e forse anche da una solo accettabile. Non sta bene, altrimenti il c.t. Martinez (che annuncia che questa è la sua ultima partita: il contratto è scaduto e non sarà rinnovato) lo avrebbe inserito dall’inizio, invece di cambiare ancora formazione, con Mertens attaccante per Batshuayi, Hazard in panchina, Trossard e Carrasco nuovi (e deludenti) innesti. Se Mertens manda fuori la miglior occasione del primo tempo (dopo incursione e taglio di De Bruyne per un momento di nuovo se stesso), è Carrasco che provoca il rigore prima assegnato e poi tolto dalla Var per un fuorigioco precedente", spiega il Corriere della Sera.
"Certo, così la caduta è fragorosa e merita le lacrime disperate di Big Rom. Quante volte figliolo? Quattro, sono quattro i peccati capitali di Lukaku. Se il tiro a botta sicura (dopo cincischiamento di Carrasco) rimbalza potentissimo sul palo (più sfortuna che errore), se un’altra occasione invece la sbaglia malamente di testa — il gol sarebbe stato annullato perché sul cross il pallone era uscito, ma l’errore resta —, e se in una terza Meunier gli tira il pallone forte da due passi e lui non riesce a deviare in porta colpendo con lo stinco, è (soprattutto) la quarta, con quel tempo non trovato, come un’entrata in levare, che fa arrivare sul pallone con una specie di stop di petto che finisce lungo tra le braccia di Livakovic, quella che fa più impressione", chiude il quotidiano.
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