Ecco perché, prima di ridere, dopo il Brighton ha detto: «Devo essere intelligente». E quindi zitto, muto, blindato. Nessuna dichiarazione. Meglio far parlare il campo: Lukaku con la Roma ha giocato 35 partite segnando 18 gol, è un leader incontrastato e un ragazzo che nello spogliatoio si è fatto voler bene da subito. Con Mourinho aveva un rapporto d'oro, con De Rossi è stato feeling a prima vista, con la proprietà c'è stima reciproca. La novità è che nonostante il dispiacere per l'esonero di José, a Big Rom questa Roma piace e parecchio. E' stato nei più grandi club d'Europa, eppure a Trigoria ha trovato la sua dimensione. Basterà per restare? Non lo sa nessuno, in questo momento. Né lui e neppure il club. Ma quello che prima sembrava impossibile adesso è, quantomeno, una possibilità. Non lo dice l'istinto, lo dice la testa. E allora è giusto così. Fermarsi, ragionare. Valutare. In sintesi: essere intelligenti".
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