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Le prime settimane di Josè Mourinho come manager del Manchester United non son andate esattamente come il portoghese si aspettava. Aveva desiderato quella panchina per anni, e ora che ce l'ha tra le mani si sente spento, triste, non il solito condottiero capace di trascinare alla glorie squadre e folle. Eppure, guardando il contesto in cui vive, è difficile ipotizzare una vita così cupa. Mou alloggia infatti in una suite al Lowry Hotel (dove, tra l'altro, ha alloggiato in questi giorni il Barcellona in vista della partita contro il Manchester City in Champions League) da duemila sterline a notte, con tanto di pianoforte in camera e barbiere di lusso nel salone di bellezza di sotto. Il quartiere è quello abitato anche da Mkhitaryan e Pogba, uno dei giocatori fortemente voluti (a cifre esorbitanti) dallo Special One e ora uno dei più discussi.
Poco più in là, il fiume Irwell, uno dei tanti canali di Manchester in cui hanno perso la vita 61 persone in 7 anni. Qui, la leggenda narra che ci sia un misterioso killer, "UIFQVTIFS", che trascini in acqua gli ubriachi. Misteri. Come quello dello United, che proprio non riesce a ingranare. Mourinho riflette, rintanato nella sua suite, sembra quasi non avere più la verve di un tempo. Ha iniziato peggio di Moyes e van Gaal, mentre la presenza di Ferguson gli mette pressione e lo disturba. Un momento difficile, tra misteri e lusso.
(Fonte: la Repubblica)
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