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Macalli (vicepres. Figc): “Contrario a investitori stranieri. Thohir lavora bene, con soldi che…”

Tante novità, nelle ultime settimane, hanno rivoluzionato le gerarchie ai piani alti del calcio italiano: dal nuovo presidente federale Carlo Tavecchio, al nuovo commissario tecnico della nazionale, Antonio Conte, fino ad arrivare ai due nuovi...

Dario Di Noi

Tante novità, nelle ultime settimane, hanno rivoluzionato le gerarchie ai piani alti del calcio italiano: dal nuovo presidente federale Carlo Tavecchio, al nuovo commissario tecnico della nazionale, Antonio Conte, fino ad arrivare ai due nuovi vicepresidenti, Beretta e Macalli, incaricati dalla Figc, tutto è cambiato e il calcio italiano proverà a ripartire con questi nuovi (vecchi e comunque noti) volti.

In questo senso, al via di questa nuovo ciclo, assumono un'importanza particolare le dichiarazioni rilasciate da Mario Macalli, presidente della Lega Pro oltre che, come detto, neo vicepresidente della Figc, a TeleRadioStereo.

Queste le sue parole, relative agli investitori stranieri che diventano protagonisti in Italia (su tutti il giallorosso Pallotta e Erick Thohir): "Meno male che l'Italia non attrae investitori stranieri: in Germania non ci sono investitori stranieri, ci sono i tedeschi, mentre in Spagna ci sono investitori che vengono dagli Emirati Arabi e adesso le società di calcio sono costrette a vendere i giocatori. Io sono per i Brambilla Antonio, e per gli italiani: sono per quelli che se hanno quattro lire in tasca le fanno vedere. Pallotta e Thohir non stanno lavorando male alla Roma e all'Inter: loro portano soldi di qualche istituto di credito che a me non danno. Il club giallorosso aveva una situazione disastrosa prima degli americani: un grande imprenditore italiano era stato massacrato perché volevano vincere anche la coppa del nonno, quando non potevano farlo".