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Irritato dalle parole del presidente della serie A, Beretta sul caso-Parma («responsabilità di Figc e Lega? Lo escludo nel modo più assoluto; il campionato non è falsato»), è sceso in campo il n. 1 del Coni, Malagò, con parole di insolita durezza, che lasciano immaginare tempi cupi per la Lega e chi la guida. «Sul Parma aspettiamo l’assemblea di venerdì, poi mi confronterò con il sottosegretario Delrio. Se nessuno lo fa, sarà responsabilità delle istituzioni individuare di chi è la colpa. Perché non è accettabile che nessuno abbia detto: è colpa mia. Dico no a questo scarico di responsabilità. Ci sono regole di ingaggio iniziale che sono sbagliate, ingiuste e inattuali. Qualsiasi persona di buonsenso capirebbe che qualcosa non va e queste regole vanno cambiate. Mi stupisce che come al solito ci dobbiamo imbattere in un problema così e non ci si è pensato prima. Oggi si parla di un indebitamento di quasi 200 milioni e la società che ha fatto mercato anche a gennaio e che è stata iscritta perché aveva pagato gli stipendi di aprile 2014 e l’Irpef. È un fatto che si commenta da solo».
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