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Maldera: “Juve-Inter? Vince chi serve Ronaldo e Icardi. L’argentino in area è il migliore”

Marco Astori

Il match analyst ha provato a giocare tatticamente la sfida di stasera

«Il derby d’Italia si deciderà sulle fasce». Così Andrea Maldera, match analyst e tattico dell'Ucraina di Andriy Shevchenko. Ai microfoni di Tuttosport ha provato a giocare tatticamente la sfida di stasera tra Juventus e Inter.

Perché saranno la chiave? 

«Chi riuscirà a sfruttare meglio l’ampiezza avrà la meglio perché Juventus e Inter sono molto efficaci sulle fasce e abili a riempire l’area di rigore con tanti uomini. E se i cross arrivano a Icardi, Mandzukic o Cristiano Ronaldo sono dolori per i difensori avversari».

Andiamo nei dettagli: l’Inter come può impensierire la Juventus? 

«I nerazzurri palleggiano bene, Spalletti ha inculcato una precisa cultura basata sulla costruzione da dietro sfruttando la qualità di due centrali difensivi come De Vrij e Skriniar. L’Inter non butta palla in avanti all’attaccante per poi andare a giocare sulle seconde palle. No, punta sul fraseggio e attraverso una manovra organizzata accompagna l’azione con tanti giocatori (Immagine 1: i terzini Asamoah e D’Ambrosio sono entrambi avanzati). E se si avvicinano all’area in tanti poi i nerazzurri creano occasioni pericolose perché hanno giocatori importanti, abili a inserirsi e finalizzare. Icardi su tutti».

 

Il bomber argentino in area è letale: come si limita? 

«Intanto cercando di tenerlo il meno tempo possibile in area. Icardi negli ultimi 16 metri probabilmente è il migliore attaccante al mondo: possiede letture balistiche fantastiche, ha una grandissima coordinazione e attacca il primo palo con movimenti straordinari. Fuori dall’area, però, è un altro giocatore: ecco perché la Juventus dovrà essere molto brava a tenere l’Inter un po’ più lontana in modo da far arrivare meno rifornimenti possibile a Icardi. Un conto è se il centravanti nerazzurro riceve dieci cross, un conto se ne riceve due».

Che contromisure si aspetta dalla Juventus? 

«La squadra di Allegri, almeno fin quando ci riuscirà, proverà a dare pressione all’Inter nella metà campo nerazzurra. Un pressing offensivo nel quale, come sempre, daranno una mano anche i giocatori offensivi. Questa “aggressione” iniziale sarà importante per tenere “lontana” l’Inter dall’area e di conseguenza limitare la fase offensiva dei nerazzurri».

E quando la stanchezza aumenterà e il pressing s’abbasserà? 

«La Juventus dovrà essere molto attenta a difendere bene l’area di rigore dove l’Inter è letale (Immagine 2). Se giocherà con tre centrocampisti dovranno essere precisi nelle scalate: Matuidi e l’altra mezzala dovranno sopperire alla mancanza di sostegno dei tre attaccanti, che per caratteristiche quando vengono superati dalla palla garantiscono meno copertura. Allegri potrebbe anche optare per un 4-4-2 che assicuri più equilibrio a discapito di un po’ di imprevedibilità: l’assenza di Nainggolan rende meno necessaria la presenza di un vertice basso a centrocampo, per togliere spazi al belga».

E la Juve come può colpire l’Inter? 

«Innanzitutto in ripartenza. A me piace molto questo 4-3-3 di Allegri con il caos organizzato generato da Dybala, Mandzukic e Cristiano Ronaldo, che si invertono le posizioni occupando però gli spazi in maniera logica. Non c’è un ruolo fisso, ma siccome sono giocatori di straordinaria qualità abili a individuare gli spazi giusti, per le difese avversarie è difficile “leggere” in anticipo i loro movimenti (Immagine 3). L’Inter accompagna l’azione con molti uomini, però quando perde palla rischia di avere poco equilibrio (Immagine 4). I nerazzurri sono una squadra portata a offendere, ma concedere tanto campo alla Juventus diventa pericoloso. Sia che Allegri giochi con Dybala alle spalle di Ronaldo e Mandzukic, sia che scelga di schierare due ali come Cuadrado e Bernardeschi o Douglas Costa, una volta riconquistata palla i bianconeri sono comunque velocissimi a verticalizzare, con gente che in pochi secondi fa molti metri. Le “riconquiste” palla con immediati ribaltamenti saranno fondamentali, ma la Juve potrà colpire i nerazzurri anche in un altro modo».

Quale? 

«I nerazzurri lavorano meno bene negli scivolamenti dei centrocamposti in fase di non possesso, diciamo che non sono molto costanti. La Juventus dovrà avere pazienza in fase di gestione perché lo spazio tra le linee prima o poi lo trova. Una situazione come quella che ha portato al gol di Under della Roma (Immagine 4), potrà capitare ai diversi specialisti dei tiri da fuori bianconeri, a cominciare da Ronaldo».