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Paolo Maldini non tornerà nel Milan, lui stesso spiega perché: "A Berlusconi voglio un mondo di bene, ma all’interno della società attuale assolutamente no, abbiamo visioni completamente opposte. Leonardo, Allegri, Seedorf e dopo Barbara Berlusconi mi hanno chiamato in questi anni e sono sempre andato ad ascoltarli, cercavano un aiuto tecnico-tattico. Dicevano: 'Ma se io voglio parlare di calcio, con chi parlo? Chi mi controlla?'. È vero che sono co-proprietario del Miami, ma non ho nessun ruolo. Vivo a Milano, non negli Stati Uniti. Il Milan ha pensato che i grandissimi calciatori potevano essere sostituti da altri meno bravi tanto c’era una società vincente, ma non è così. Tanti grandi ex vorrebbero ridare qualcosa al club e non sono stati presi in considerazione, non ci sono solo io: al Bayern o al Barcellona non succede. Lì la tradizione conta, questo al Milan si è perso. Rispetto il fatto che la società attuale non abbia visto in me una persona idonea a qualche ruolo all’interno del club. A livello di competenze il Milan manca, è sottostrutturata nell’area tecnica, che è lacunosa. Oggi c’è un po’ di confusione, il doppio a.d. non funziona e c’è mancanza di unità d’intenti tra il signor Galliani e Barbara Berlusconi. Manca un progetto e ci sono meno investimenti. Io all’Inter? Fantacalcio".
(gds)
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