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Daniel Maldini: “Nazionale arriva nel momento giusto. Tornare al Milan? Non ci penso ora”

Eva A. Provenzano Caporedattore 
Le parole dell'attaccante del Monza dal ritiro dell'Italia che lo ha convocato per le prossime sfide di Nations League

Daniel Maldini è stato accostato all'Inter: Marotta e Ausilio sono interessati al calciatore del Monza. Per le gare di Nations League dell'Italia contro Belgio e Israele è stato convocato dalla Nazionale italiana e oggi ha parlato in conferenza stampa soffermandosi anche sul passato e sul legame con il nonno e il papà, Cesare e Paolo Maldini. «Sicuramente mi fa un bell'effetto entrare qui a Coverciano e vedere foto di papà o nonno. Ma sono concentrato sul ritiro e il fare bene qua e non penso al resto, vivo giornata dopo giornata», ha detto.

«Credo che questa chiamata sia arrivato nel momento perfetto. Mi sento bene in campo e anche con la squadra e credo sia arrivato il momento. L'Italia è una squadra che ha qualità incredibile, spero di dare una mano e credo sia importante darsi una mano l'un l'altro. Se è vero che sono stato contattato anche dalla Nazionale venezuelana? Sì, ma ho preferito aspettare e credo ne sia valsa la pena», ha aggiunto il calciatore.

Quando gli hanno chiesto di un possibile ritorno al Milan ha risposto: «Non ci sto pensando. Penso a fare bene, poi vedremo a fina anno. Tutto è possibile. Kakà era il mio idolo. Mi piaceva vederlo. A papà non ho chiesto alcun consiglio per come fregare i difensori, proveremo in campo. Il mio ruolo? In attacco mi va bene tutto. Forse più trequartista, ma va bene anche da esterno o seconda punta, mi cambia davvero poco. Il calciatore che mi ha più colpito dal vivo? Dybala, mi ha impressionato la facilità con cui fa certe cose».

«Spalletti a volte dice che mi assento dalla partita? Credo abbia assolutamente ragione. Ho dei momenti in cui mi assento dalla partita. Devo cercare di restare in partita il più possibile e migliorare. Sogno Nazionale? È un sogno di tutti i bambini che giocano a calcio. Di nonno ricordo poche cose che mi abbia detto sul calcio anche se ci è stato sempre vicino», ha concluso Daniel.