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Mancini che trovata: Shaqiri trequartista, e l’Inter cambia faccia

Se sarà una soluzione lo dirà il tempo ma, comunque, ieri sera Roberto Mancini ha stupito tutti e, schierando Shaqiri dietro le punte, ha rispolverato il ruolo del vero trequartista. Lo svizzero, schierato da numero 10, per intenderci, ha...

Riccardo Fusato

Se sarà una soluzione lo dirà il tempo ma, comunque, ieri sera Roberto Mancini ha stupito tutti e, schierando Shaqiri dietro le punte, ha rispolverato il ruolo del vero trequartista. Lo svizzero, schierato da numero 10, per intenderci, ha mandato in tilt il Palermo con la sua posizione dietro le punte, sfiancando  i rosanero che  non sono mai riusciti a fermarlo. Deve ancora migliorare nella continuità, ma i margini di miglioramenti sono parecchi. E con uno così l’Inter può disporsi «a rombo» in mezzo al campo, sfruttando quindi la superiorità numerica e potendo sempre appoggiare la manovra su un uomo di talento piazzato nel territorio avversario. Sia chiaro, la manovra dell’Inter è ancora insicura e si vede come la squadra stia ancora imparando il nuovo modulo di giocare ma la strada sembra quella giusta anche perché, grazie alle qualità dell’ex Bayer e al suo contributo alla fase offensiva la manovra dell’Inter quando passa dai suoi piedi diventa sempre pericolosa.Certo il lavoro da fare è ancora tanto e i 24 palloni persi ne sono la prova, ma Shaqiri si muove sempre in una zona del campo dove gli avversari lo tampinano e lo pressano: a volte diventa complicato difendere il possesso del pallone. Semmai lo svizzero dovrà sforzarsi di partecipare maggiormente alla fase difensiva: un trequartista con i fiocchi, e lui ha tutti i mezzi per diventarlo, è utile anche quando si tratta di rubare il tempo agli avversari e recuperare palloni su palloni. Ma non si può mica avere tutto, per adesso gli interisti possono ritenersi soddisfatti.