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Lunga intervista concessa da Roberto Mancini, ct della Nazionale, ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. L'allenatore ha parlato del campionato di Serie A, con Juventus, Inter e Lazio tutte in un punto: «È un campionato bellissimo, con tre squadre in un punto. E con ancora tutti gli scontri diretti da giocare».
La sconfitta della Juventus a Verona è soltanto un incidente di percorso?
«Credo di sì, dopo tanti anni di vittorie è normale attraversare un momento più complicato, anche perché la Juve ha cambiato l’allenatore e anche diversi giocatori. In Italia siamo abituati subito a esagerare dopo una sconfitta. La squadra di Sarri rimane la squadra più forte».
Cosa pensa delle altre in lotta? Tra l'altro, due squadre che lei ha allenato.
«L’Inter e la Lazio sono state brave ad approfittare della frenata della Juventus: se riuscissero a rimanerle agganciate potrebbero giocarsi il titolo. La Lazio è la sorpresa: domenica affronterà l’Inter in una sfida importantissima».
Ad Appiano l'effetto Conte si fa sentire.
«Infatti, ad Antonio faccio i complimenti per quello che sta dimostrando. Ha ottenuto i giocatori che voleva e sta portando l’Inter dove merita di stare».
«Il Milan ha giocatori validi e sta migliorando anno dopo anno. Non sono dell’idea che in ogni stagione si debbano vendere i giocatori per cercarne altri: in questo modo una squadra non può avere una base solida. Nel loro caso si deve ripartire dal primo tempo giocato contro l’Inter».
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