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Mancini crede nell’Inter: “Può vincere il derby”

Riccardo Fusato

In un intervista alla Gazzetta dello Sport, Roberto Mancini, parla del derby di domenica prossima tra Milan ed Inter. Allegri e Ranieri sono allenatori che vincono spesso i derdy. Chi continuerà nella striscia vincente? Non finirà 0-0, è...

In un intervista alla Gazzetta dello Sport, Roberto Mancini, parla del derby di domenica prossima tra Milan ed Inter.

Allegri e Ranieri sono allenatori che vincono spesso i derdy. Chi continuerà nella striscia vincente?

Non finirà 0-0, è l’unica certezza che mi sento di sottoscrivere. Sul pronostico non mi sbilancio perché sial’Inter che il Milan arrivano bene al derby. Il confronto fra panchine è interessante perché Ranieri e Allegri appartengono a generazioni diverse, ma entrambi vengono da stagioni buone: Ranieri ha ottenuto risultati sia alla Juve che alla Roma, Allegri ha dimostrato di saper reggere l’urto di uno spogliatoio di campioni»

Ibra è il leader del Milan. Con Tevez cambierebbe qualcosa?

«Penso che Ibra sia l’unico calciatore non solo in questo derby, ma in tutta la Serie A, a fare davvero la differenza. Su Tevez sono un po’ imbarazzato, capitemi... posso dire soltanto che si tratta di un grande attaccante, ovunque è andatonon ha deluso. Chi lo acquista fa un colpo pesante, perché aggiunge gol e personalità alle sue squadre.

Quale giocatore è da tenere d'occhio in partite del genere?

Non accusatemi di avere scarsa fantasia, ma io non mi schiodo dagli uomini- gol. Sono loro a indirizzare le partite più importanti, e quindi ribadisco che Ibrahimovic potrebbe decidere il match per il Milan mentre Milito è l’uomo al quale Abbiati dovrà fare più attenzione. Anche perché si è risvegliato al momento giusto, neanche avesse sentito l’odore della partita che può cambiare la sua stagione...».

Ci può essere un prottagonista a sorpresa?

«Voto per Maicon da una parte e Robinho dall’altra. Li conosco bene, uno dai miei anni all’Inter e l’altro dal periodo nel quale ci siamo incrociati qui al City. Maicon è capace di trovare il gol in qualsiasi situazione, è sempre coordinato e il tiro fa parte dei suoi fondamentali. Robinho è un attaccante che ha facilità ad andare a segno, gli ultimi errori col Milan fanno parte del gioco e non cambianola mia opinione».

La differenza in classifica sarà importante?

«Il vero ago della bilancia è costituito dalle motivazioni. Se il Milan vince, prende definitivo slancio per la corsa scudetto. Se vince l’Inter, torna in corsa per il titolo mandando al campionato un formidabile segnale di forza. Il Milan sa anche che se vince elimina un rivale dalla lotta, mentre l’Inter può ricavare da un successo nella stracittadina un’autostima incredibile. La classifica conterà, ma a priori non si può dire per chi».

Che ricordi ha dei suoi derby da interista?

«I derby che ricordo di più sono quelli del dicembre 2005, quando vincemmo 3-2 con il gol di Adriano nel recupero, e quello che ci aggiudicammo nel 2006, un drammatico 4-3 chiudendo il match in dieci e con Vieira zoppicante, con il Milan in rimonta dopo essere stato sotto 4-1.Hosempre pensato che quella partita sia stata il momento preciso in cui la mia Inter cambiò testa diventando la squadradei record».

Una volta il derby era l agara più importante del pianeta. Oggi?

«Sicuramente in questo momento Real Madrid-Barcellona è la migliore partita del mondo. Milan-Inter, però, viene subito dopo. Stiamoparlando di due squadre che hanno vinto una marea di trofei, che hanno giocatori importanti, che rappresentano una città come Milano. L’atmosfera di questa sfida ha un fascino particolare. Il derby di Manchester può essere più spettacolare, ma non ha l’appealdi quello milanese».