- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Una delle tante voci di mercato che la stampa ha rilanciato nell’ultima settimana di calcio riguarda l’ipotesi che Roberto Mancini sieda - dopo Conte - sulla panchina della Nazionale. L’ex Juve dirà quasi certamente addio all'azzurro, motivo per cui la Federazione cerca già da ora il suo nuovo condottiero.
In tanti hanno fatto il nome di Mancini, ma le probabilità che ciò accada, in realtà, stanno a zero. Le ragioni sono state approfondite da calciomercato.com, che spiega: "Mancini non ha alcuna intenzione di allenare l’Italia. In assoluto l’idea lo affascina e lo intriga parecchio, questo è certo, ma non vuole essere il commissario tecnico di questa Federazione. Perché? Semplice: per gli uomini che la guidano e la rappresentano, che lui ritiene quanto di più distante possibile dai suoi principii".
Problemi sia con Lotito che con Tavecchio, dunque, alla base di tutto. Con Lotito il rapporto è burrascoso sin da quando (estate 2004) l’imprenditore romano acquistò la Lazio mentre Mancini passava all’Inter: lo scontro tra i due fu clamoroso, tanto che si finì in tribunale. Non esiste possibilità che Mancini alleni una nazionale in cui il numero uno laziale abbia facoltà di dare ordini. Pensiero condiviso - racconta calciomercato.com - dallo stesso Mancini: “Non mi chiamerà mai una Federazione nelle mani di Lotito”.
Il problema, in ogni caso, non sarebbe solo Lotito, ma pure Tavecchio. Spiega il sito: "La reazione dell’allenatore interista alle offese di Sarri a qualcuno sarà anche sembrata esagerata, ma nasconde una sensibilità speciale, maturata negli anni trascorsi in Inghilterra alla guida del Manchester City, là dove è considerato disumano ogni riferimento razzista. Ecco: a vostro avviso può essere uno come Mancini ct della Nazionale di Tavecchio, cioè dell’uomo che si è inventato Optì Pobà e un’altra mezza dozzina di imbarazzanti e inaccettabili gaffe?"
Insomma, per Mancini è un no secco, no a Lotito e no a Tavecchio. Perciò non sarà lui il futuro commissario tecnico italiano. Una presa di posizione condivisa dallo stesso calciomercato.com: "Così ha deciso e a noi viene istintivamente voglia di abbracciarlo: bravo, è anche in questo modo che si difende il calcio. Poi, quando loro due (Lotito e Tavecchio) se ne saranno andati, magari l'occasione si riaffaccerà. E a quel punto Mancini dirà: "Okay, sono pronto".
© RIPRODUZIONE RISERVATA