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Il tecnico del Manchester City Roberto Mancini, intervistato da Repubblica, parla dell’attesissimo derby milanese e dichiara che “è decisivo eccome”. Il Milan, infatti, si distaccherebbe di 5 lunghezze dai nerazzurri “col vantaggio psicologico di aver battuto la rivale più insidiosa”, mentre l’Inter, in caso di vittoria sorpasserebbe i rossoneri e riuscire in quest’impresa “dopo un lungo inseguimento avrebbe un valore enorme”. Guardando all'Inter e a quando era lui a sedere sulla panchina nerazzurra, Mancini si dice orgoglioso del lavoro che ha fatto e dice: "All'epoca fu importante iniziare a vincere qualcosa. Le vittorie danno la mentalità vincente, poi tutto vien da sé".
Il Mancio parla poi di Rafa Benitez e crede che lo spagnolo abbia pagato i numerosi infortuni. Per il resto “è un grande allenatore. Se avesse avuto tutti i giocatori sani, adesso l'Inter sarebbe prima in classifica e per distacco".
Mancini parla anche di Leonardo e dice che lo considera "per prima cosa una persona per bene. Poi ha una grande esperienza da uomo di calcio”. Non crede però che la rimonta nerazzurra sia solo merito del brasiliano ma sostiene che sono i giocatori a dare di più quando un allenatore viene esonerato: “L'allenatore prende sempre le colpe di tutto: via lui, bisogna uscire allo scoperto per forza".
L’ex tecnico nerazzurro si rammarica poi dell’assenza nella stracittadina di Lucio e Ibrahimovic perché, dice, “sarebbe stato bello vedere tutti i migliori in campo”. Mancini spende anche una parola per Samuel Eto’o, che sarà uno dei principali protagonisti del derby, e dice: “Fa tutto. Segna, fa gli assist e difende. Un giocatore impressionante".
Infine, Mancini parla anche di Mario Balotelli, che ultimamente balza alle cronache più per gli atteggiamenti fuori dal campo che per le sue prestazioni calcistiche. Mancini crede che per Balotelli sia arrivato il momento “che si aiuti da solo, che capisca i suoi errori. Altrimenti rischia di buttare via il suo talento, che è immenso”.
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