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La prima Inter di Roberto Mancini, quella degli scudetti e delle coppe Italia, aveva una caratteristica molto importante: era quasi imbattibile sui calci piazzati.
Ebbene, in questa stagione, dopo essersi un attimino persa, negli ultimi tempi, la formazione nerazzurra è tornata a fare la differenza, soprattutto sui calci d'angolo. Il tecnico nerazzurro segue da sempre in prima persona le esercitazioni alla Pinetina sui calci piazzati, sia in fase difensiva sia in quella offensiva. Ogni tanto li calcia pure lui, ma tanto per dilettarsi. Sa benissimo che in campo vanno altri e che allo stesso tempo ha a disposizione piedi educati per ogni evenienza (vedi Brozovic, Ljajic, Jovetic giusto per citarne alcuni) Si ferma a lungo con i giocatori, spiega loro i movimenti da fare e a chi batte il corner dove vuole che la palla cada esattamente. Mancini cura ogni dettaglio fin dalla prima giornata e adesso si gode un po’ di serenità su quest’aspetto. Si è sempre detto che l’Inter è costituita da elementi fisici, di potenza. E i gol da calcio d’angolo un po’ cementano questa idea. Perché non c’è un solo individuo che svetta in questa graduatoria visto che il «capocannoniere» da corner è Danilo D’Ambrosio, ma con 2 centri. A ruota seguono Melo, Icardi, Murillo, Miranda e Perisic. Attaccanti, difensori e centrocampisti: alla festa del corner partecipano un po’ tutti.
(Gazzetta dello Sport)
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