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Mancini è sinonimo di mercato: da quando è tornato all’Inter…

Giovanni Montopoli

Secondo la Gazzetta dello Sport, l’incontro dei prossimi giorni tra Thohir e Mancini, servirà anche per parlare di mercato. Il tecnico nerazzurro sa benissimo che da quando è tornato a guidare l’Inter sono arrivati 17 giocatori nuovi....

Secondo la Gazzetta dello Sport, l'incontro dei prossimi giorni tra Thohir e Mancini, servirà anche per parlare di mercato. Il tecnico nerazzurro sa benissimo che da quando è tornato a guidare l’Inter sono arrivati 17 giocatori nuovi. Numero che suddiviso per le tre campagne acquisti affrontate, fa mediamente 5, mezza squadra alla volta. La statistica è quella disciplina per cui se un bambino mangia due polli e il compagno di giochi zero dice che mediamente i bambini mangiano un pollo a testa. Le realtà invece sostiene che uno ingrassa e che l’altro fa la fame. Il concetto applicato a Mancini vale più o meno così: tra l’inverno e l’estate 2015 il tecnico è stato accontentato nei numeri (squadra rifatta, come aveva chiesto alla fine dello scorso campionato), non nella qualità (Yaya Tourè e Dybala). Ma la società è andata incontro alle sue richieste rimanendo nel recinto del Fair Play Finanziario che al tecnico non è mai piaciuto e che per forza di cose limita l’acquisizione di top player. Basta scorrere con gli occhi la parte alta di queste pagine - in cui mancano Felipe, Biabiany e Manaj perché i primi due arrivarono da svincolati e l’albanese come giovane promessa - per avere una conferma del movimento in Pinetina.