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Mancini ha in mano il suo futuro all’Inter. Sogna un mercato top ma…

Francesco Parrone

Con Candreva da Champions ma il nodo Mancini rimane

Il Corriere della Sera fa il punto di casa Inter tra il mercato e il futuro di Roberto Mancini"Roberto Mancini non ha cenato con i cinesi a New York l’altra sera, forse li vedrà nelle prossime ore o forse lascerà gli States a fine settimana senza averci mai parlato: non sarà comunque solo questo particolare a indirizzare una decisione che dipende più dalla sua testa e dal suo cuore. Con la posizione della dirigenza ormai chiara sulla fiducia al tecnico e le politiche di investimento, ora è solo il Mancio che deve finalmente capire se ci sono le condizioni per continuare l’avventura.

Lui si professa sereno e ieri ha continuato a lavorare come sempre: sgambata mattutina al Sinatra Park di Hoboken, New Jersey, vista Manhattan, poi la sera, nella notte italiana, amichevole con l’Estudiantes a Harrison. I nodi però restano. Oltre alla questione non secondaria del rinnovo del contratto che gli scade fra un anno, un elemento che potrebbe incidere sulla scelta di Mancini è il mercato. Il ds Piero Ausilio, arrivato in Usa da lunedì, gli ha spiegato che Candreva è quasi preso (la trattativa si potrebbe chiudere a 25 milioni) e che verrà acquistato un centrocampista.

Il Mancio, si sa, sogna uno shopping di profilo più alto. Tuttavia, nell’era del fair play finanziario, già questo mercato non è poco. Presi Ansaldi, Erkin e Banega, e dando per definitive le assicurazioni di Thohir («Icardi non si vende», ma il Napoli è disposto a salire fino a 60 milioni e qui l’Inter dovrà dimostrare di sapere resistere davvero), un ipotetico undici titolare col 4-2-3-1 che piace al tecnico potrebbe presentare Handanovic in porta, Ansaldi, Miranda, Murillo e Erkin in difesa, Kondogbia e Medel in mediana, CandrevaBanega e Perisic trequartisti dietro Icardi. Ci sarebbe da lavorare sulla rosa, certo, perché a buone e numerose alternative in avanti (Eder, Palacio, Jovetic) non ne corrispondono tante né in mezzo (l’unico possibile titolare è BrozovicMelo è un complemento) né dietro, dove il terzo centrale è un Ranocchia da ricostruire. Ma la base è buona, tempo c’è e comunque —con Roma e Napoli al momento indebolite e Fiorentina e Milan ancora al palo — la squadra è attrezzata per inseguire il posto Champions. In fondo, l’anno scorso a Natale l’Inter sembrava padrona della serie A e senza i tanti errori successivi — di giocatori e tecnico — l’avrebbe già acchiappata. Convincersi di questo, che non è un’eresia, potrebbe essere per Mancini il primo passo verso la riconferma di se stesso alla guida dell’Inter".

(Fonte: Alessandro Pasini, Corriere della Sera 28/07/16)