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Il Corriere della Sera fa il punto di casa Inter tra il mercato e il futuro di Roberto Mancini: "Roberto Mancini non ha cenato con i cinesi a New York l’altra sera, forse li vedrà nelle prossime ore o forse lascerà gli States a fine settimana senza averci mai parlato: non sarà comunque solo questo particolare a indirizzare una decisione che dipende più dalla sua testa e dal suo cuore. Con la posizione della dirigenza ormai chiara sulla fiducia al tecnico e le politiche di investimento, ora è solo il Mancio che deve finalmente capire se ci sono le condizioni per continuare l’avventura.
Lui si professa sereno e ieri ha continuato a lavorare come sempre: sgambata mattutina al Sinatra Park di Hoboken, New Jersey, vista Manhattan, poi la sera, nella notte italiana, amichevole con l’Estudiantes a Harrison. I nodi però restano. Oltre alla questione non secondaria del rinnovo del contratto che gli scade fra un anno, un elemento che potrebbe incidere sulla scelta di Mancini è il mercato. Il ds Piero Ausilio, arrivato in Usa da lunedì, gli ha spiegato che Candreva è quasi preso (la trattativa si potrebbe chiudere a 25 milioni) e che verrà acquistato un centrocampista.
Il Mancio, si sa, sogna uno shopping di profilo più alto. Tuttavia, nell’era del fair play finanziario, già questo mercato non è poco. Presi Ansaldi, Erkin e Banega, e dando per definitive le assicurazioni di Thohir («Icardi non si vende», ma il Napoli è disposto a salire fino a 60 milioni e qui l’Inter dovrà dimostrare di sapere resistere davvero), un ipotetico undici titolare col 4-2-3-1 che piace al tecnico potrebbe presentare Handanovic in porta, Ansaldi, Miranda, Murillo e Erkin in difesa, Kondogbia e Medel in mediana, Candreva, Banega e Perisic trequartisti dietro Icardi. Ci sarebbe da lavorare sulla rosa, certo, perché a buone e numerose alternative in avanti (Eder, Palacio, Jovetic) non ne corrispondono tante né in mezzo (l’unico possibile titolare è Brozovic, Melo è un complemento) né dietro, dove il terzo centrale è un Ranocchia da ricostruire. Ma la base è buona, tempo c’è e comunque —con Roma e Napoli al momento indebolite e Fiorentina e Milan ancora al palo — la squadra è attrezzata per inseguire il posto Champions. In fondo, l’anno scorso a Natale l’Inter sembrava padrona della serie A e senza i tanti errori successivi — di giocatori e tecnico — l’avrebbe già acchiappata. Convincersi di questo, che non è un’eresia, potrebbe essere per Mancini il primo passo verso la riconferma di se stesso alla guida dell’Inter".
(Fonte: Alessandro Pasini, Corriere della Sera 28/07/16)
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