I malumori di Roberto Mancini,oltre che, per la questione tecnica, hanno due padri: Erick Thohir e, con lui il Ceo Bolingbroke. Secondo il tecnico nerazzurro sono loro due l'ostacolo principale tra lui e il Suning. Per questo motivo ieri l’allenatore ha chiesto (e ottenuto) di parlare prima con Steven Zhang per un’ora intera, quindi di avere un colloquio con Erick Thohir. Infine i tre si sono ritrovati e hanno deciso di riaggiornarsi per un nuovo summit nella notte italiana. Mancini ha deciso di andare allo scontro dimenticando però che il club - pur con il fair play finanziario da rispettare - gli ha già assicurato quattro titolari, ovvero Ansaldi, Banega, Candreva ed Erkin, non ha ceduto alcun big e ha promesso di acquistare pure un centrocampista riavviando i contatti con Kia Joorabchian per Joao Mario, uno dei migliori centrocampisti espressione dell’ultimo Europeo in terra di Francia. Mancini pure dimentica le tre sessioni di mercato in cui sono state avallate tutte le sue scelte con 17 giocatori acquistati e 136 milioni spesi (in buona parte ammortizzati dalle cessioni), un tourbillon che ha prodotto risultati deludenti sul campo con una Europa League conquistata al fotofinish nell’ultima stagione dopo un crollo verticale nel girone di ritorno. Questo giustifica le perplessità di Thohir e la scelta di legare un possibile rinnovo del contratto in scadenza ai risultati.
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Mancini ha trovato i colpevoli: Thohir e Bolingbroke. Il tecnico ha deciso…
I malumori di Roberto Mancini,oltre che, per la questione tecnica, hanno due padri: Erick Thohir e, con lui il Ceo Bolingbroke.
(Tuttosport)
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