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Mancini: “Ho cambiato gerarchie di Manchester, facciamo lo stesso qui. Al City dissi…”

Riccardo Fusato

Ha parlato molto, Roberto Mancini, intervistato dalla Gazzetta dello Sport: “Kovacic? E’ un ragazzo dalla faccia pulita e un bravissimo giocatore. Cosa voglio da lui? Che si diverta a giocare a calcio e che segua il suo percorso di crescita...

Ha parlato molto, Roberto Mancini, intervistato dalla Gazzetta dello Sport: “Kovacic? E’ un ragazzo dalla faccia pulita e un bravissimo giocatore. Cosa voglio da lui? Che si diverta a giocare a calcio e che segua il suo percorso di crescita naturale, come uomo e fisicamente.

Tutti i giocatori dicono che cambio mentalità? Le racconto questa: quando arrivai a Manchester eravamo i cugini noisy, rumorosi. Bolingbroke può confermare... All’Old Trafford i tifosi dello United esponevano sempre uno striscione, e lo facevano ogni stagione con gli anni da cui non vincevamo nulla, quindi 36 anni senza vincere, poi 37. Arrivai quando eravamo settimi, nel 2009. Allora ai ragazzi e alla società dissi: “Facciamo sparire quello striscione”. Abbiamo conquistato coppa, campionato e cambiato le gerarchie di Manchester. Qui all’Inter si può fare la stessa cosa.

Con chi ho bevuto il più bel bicchiere di vino? Con Alex Ferguson. Vincemmo all’Old Trafford 6-1. Era molto arrabbiato, nel suo libro la ricorda come la peggior sconfitta in carriera, ma Alex aveva sempre vini buoni da offrirti. Quel giorno fu particolarmente buono.

Il mio primo discorso alla squadra? Ho detto ”voi contate più di me”: ed è così. Serve una scintilla; la mia è arrivata in Premier. Lì si vive il calcio bene, come si dovrebbe. Che tu perda o vinca la gente ti applaude e tu vai a bere del vino col tecnico rivale"