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Mancini: “Italia, problema attacco: nessuno è titolare. A Zaniolo ho detto…”

Matteo Pifferi

Il 23 marzo l'Italia sfiderà l'Inghilterra per la prima giornata delle qualificazioni ad Euro 2024. Roberto Mancini ne ha parlato al Messaggero

Il 23 marzo l'Italia sfiderà l'Inghilterra per la prima giornata delle qualificazioni ad Euro 2024. Roberto Mancini ha rilasciato un'intervista a il Messaggero a riguardo.

L’Italia dovrà fare a meno anche di Immobile. In attacco c’è qualche problema?

«Qualche?! I problemi sono seri. Immobile è ko, Raspadori in forse. Ci sono grossi interrogativi. I nostri attaccanti centrali, quasi tutti, hanno giocato pochissimo negli ultimi mesi. Non ne abbiamo uno che sia un titolare, fatta eccezione per Gnonto, impiegato un po’ di più nel Leeds e può agire da punta centrale. Ma per il resto, siamo messi male: pure Scamacca è reduce da un infortunio, Belotti gioca poco. In difesa e a centrocampo le soluzioni ci sono. E lì in attacco che abbiamo problemi ma non perché non ci siano talenti. Ma devono giocare. E non giocano».

Ed ecco che è spuntato il nome di Andrea Compagno, che sta in Romania.

«Lo seguo da due anni, peraltro gioca sempre e fa pure gol».

Si aggrappa al recupero di Raspadori?

«Spero che riesca a fare in tempo. Raspa ha doti uniche».

Kean resta uno degli osservati speciali, nonostante l’ultima follia contro la Roma e le due giornate di squalifica?

«Gioca in un ruolo dove siamo carenti. È giovane, la speranza è che migliori».

Zaniolo ha fatto la scelta giusta?

«Gli ho detto anche io, quando ha chiesto il mio parere, di andare al Galatasaray, spero che giochi perché per noi è importante. Andare in Turchia era l’unica possibilità».

Insigne e Bernardeschi hanno speranza di poter tornare a essere convocati, vista anche l’emergenza?

«Perché no? Lorenzo ancora è uno di quelli che può tornarci utile. Vedremo».

Resta valido l’invito di andare all’estero pur di giocare?

«I nostri giovani hanno qualità per stare anche in serie A. Serve chi gli dia fiducia».