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Mancini: “Capiremo cosa migliorare in futuro. I giovani? Spero giochino nei club”

Eva A. Provenzano

Le parole del CT dell'Italia in conferenza stampa alla vigilia dell'amichevole contro la Turchia, dopo l'addio al Mondiale 2022

Roberto Mancini, alla vigilia dell'amichevole contro la Turchia, in conferenza stampa è tornato a parlare dell'eliminazione contro la Macedonia e dell'addio al Mondiale in Qatar. Queste le parole del commissario tecnico:

-Cosa hai deciso rispetto al tuo futuro?

Abbiamo parlato con il presidente in questi giorni, siamo allineati su tutto. Mi fa piacere. Poi ne riparleremo nei prossimi giorni, ci rivedremo, ora pensiamo a questa partita poi ne riparliamo e capiremo le cose da cambiare e migliorare per il futuro. 

-Nel 2018 tu parlavi di talento. Con la Turchia inizia un nuovo ciclo? 

I giocatori che sono andati via li ho mandati via io, se possiamo fare qualcosa per i club la facciamo. Erano giocatori che sarebbero andati in tribuna per problemi fisici. Lo abbiamo già fatto in altre trasferte. Alcuni non volevano andare e li ho mandati io. Inutile farli venire per farli andare in tribuna. Bisogna ripartire, iniziamo a pensare a situazioni diverse, poi ci saranno partite più avanti e vedremo. 

-Diversi giocatori hanno lasciato il ritiro. Insigne e Immobile non stavano bene? 

Lorenzo aveva un problema fisico e anche al 50% sarebbe andato in tribuna per provare soluzioni alternative e Ciro non avrebbe giocato. Mancini aveva problemi, Verratti aveva una contrattura. Mi ha fatto piacere che il lavoro sia stato comunque apprezzato. Non abbiamo solo vinto l'Europeo vinto meritatamente e giocato bene, ma è stato un ciclo di tre anni e ai ragazzi va dato merito. I ragazzi sono speciali, hanno creato un gruppo eccezionale, ci siamo trovati bene insieme in tutto quello che gira attorno alla Nazionale. Era un gruppo perfetto per un successo. 

-Oltre a guardare al futuro hai provato a trovare i motivi che post Europeo hanno fatto smarrire la Nazionale? 

Cosa volete che dica: si può parlare dalle gare da settembre ad oggi, ma potevamo vincere il gruppo con almeno due punti sulla Svizzera. Le due partite cn gli elvetici dovevano finire in altro modo. Ma pare che le cose non dovevano andare bene e sono andate tutte storte. La squadra ha sempre giocato e questo è il calcio e va accettato. Non abbiamo non meritato di vincere e abbiamo avuto tutte le occasioni. Ormai è andata inutile a pensare a quanto fatto, vedremo dove migliorare, sembra che altrimenti vogliamo trovare scuse per quanto accaduto. L'eliminazione c'è stata purtroppo. Cercheremo di inserire ragazzi più giovani che speriamo possano avere più esperienza nei loro club. Ci sono già tanti ragazzi bravi che possono avere un futuro in Serie A e in Nazionale e ci lavoreremo. 

-Europeo vinto da un lato, dall'altro una delle più brutte sconfitte della Nazionale. Il popolo è deluso ma non inferocito e la FIGC che le chiede di restare. Di fronte ad una sconfitta grave, questi attestati di stima enormi sono abbastanza per andare avanti? 

Mi sembra anormale nel calcio ma mi può solo far piacere. Noi in 4 anni abbiamo cercato di dare il massimo per vincere ma anche per giocare un calcio diverso e ci siamo riusciti. Non è stato il mese dell'Europeo soltanto dove è andato tutto giusto ma un percorso di tre anni in cui abbiamo quasi sempre vinto con un gioco buono e mentalità positiva. Poi le cose cambiano da mattina a sera nel calcio, ma queste cose non possono che farmi piacere. 

-È un'Italia che ha bisogno di una rivoluzione tecnica ed organizzativa? 

Credo che siano cose che vedrà il presidente. Noi parliamo di cose tecniche, del futuro dei più giovani e della squadra attuale che con qualcuno dentro poteva andare per vincere al Mondiale. Sicuramente saranno fatti un po' di inserimenti nelle gare di Nations League, dobbiamo preparare la squadra per l'Europeo tra due anni. 

-Perché vorresti restare ancora alla guida della Nazionale? 

Perché sono ancora giovane e il mio obiettivo era vincere un Europeo e un  Mondiale anche se per il secondo dobbiamo rinviare un attimino. Mi piace il mio lavoro, mi diverte, e posso divertirmi ancora molto con i miei ragazzi. 

(Fonte: SS24)