La notizia che l'ex giocatore dell'Inter, Ibrahim Maaroufi, possa essere stato coinvolto negli attentati di Bruxelles, l'idendità Maaroufi sarebbe stata rubata da Khalid El Bakraoui, il kamikaze della metropolitana di Maelbeek, nella capitale belga, ha sorpreso, e non poco in casa nerazzurra. A tal proposito, la Gazzetta dello Sport, ha sentito, Roberto Mancini, che il 25 ottobre 2006 aveva buttato il belga-marocchino nella grande mischia della Serie A nei minuti finali di Inter-Livorno, e Pierluigi Casiraghim capo scout dei nerazzurri, che lo portò in Italia.
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Mancini: “Maaroufi? Aveva qualità importanti. Assurdo che…”
La notizia che l’ex giocatore dell’Inter, Ibrahim Maaroufi, possa essere stato coinvolto negli attentati di Bruxelles, l’idendità Maaroufi sarebbe stata rubata da Khalid El Bakraoui, il kamikaze della metropolitana di...
Mancini: "Ormai sono passati quasi dieci anni, ma mi ricordo bene di Ibrahim, ricorda Roberto Mancini, che il 25 ottobre 2006 aveva buttato il belga-marocchino nella grande mischia della Serie A nei minuti finali di Inter-Livorno, Era un bravo ragazzo con qualità e voglia di diventare calciatore. È davvero incredibile come, non c’entrando nulla, il suo nome sia oggi sulla bocca di tutti perché associato a una tragedia che ha scosso gli animi di tutti noi". In totale saranno 6 le sue presenze tra Coppa Italia e Serie A con i nerazzurri.
Casiraghi:"Era socievole e lavorava tanto era un centrocampista avanzato ma lo abbiamo provato anche davanti alla difesa. Credeva molto in se stesso, si sentiva più bravo degli altri ed era più determinato rispetto ai suoi coetanei: voleva diventare a tutti i costi un calciatore professionista"
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