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Mancini: “Avrei voluto essere un giocatore di Moratti. La verità sul mio addio”

Alessandro Cosattini

Le dichiarazioni del ct della Nazionale campione d’Europa in carica sull'ex numero uno nerazzurro durante 'Simpatico'

Nel corso di 'Simpatico', la serie su DAZN dedicata all'ex presidente dell'Inter Massimo Moratti, Roberto Mancini ha parlato dell'ex numero uno nerazzurro. Ecco le parole del ct della Nazionale campione d’Europa in carica:

"Ci fu un primo incontro al casello di Tortona: ci trovammo lì, mi aveva fatto una grande impressione come uomo, capii che amava il calcio più di altre cose. Mi sarebbe piaciuto essere un giocatore di Moratti, che è più semplice che esserne allenatore (ride, ndr). Con la Samp è stata più una liberazione che la vittoria. Calciopoli? Quell'anno arrivarono Ibra e Vieira e fecero la differenza. Sembrava però difficile, venivano dalla Juve e non era semplice. L'annuncio dell'addio? Ho esternato tutto, forse sbagliando in quel momento: eravamo in un momento in cui stavamo facendo tutto, stavamo rivincendo il campionato. C'erano cose accadute che non mi erano piaciute. Capita, quando sei giovane possono capitare cose che uno non rifarebbe”.