E' il ct della Nazionale italiana ma è pure l'ex allenatore dell'Inter. Roberto Manciniha parlato di questo momento difficile per la Nazione in un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport.
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Mancini: “Il campionato ripartirà e sarà segno di normalità. L’Inter è ancora in ballo”
Il ct della Nazionale italiana ha parlato di quanto sta accadendo in Italia col coronavirus ma anche della lotta per lo scudetto
«L'Italia dai balconi è autentica, ci rappresenta. Siamo noi che diamo il meglio nelle difficoltà. Di solito quando ci uniamo e ci aiutiamo riusciamo a mettere in campo la nostra umanità. Questa gente avrebbe meritato l'Europeo per ripartire. Ma tra un anno, io mi aspetto un Europeo di altissimo livello, di grandissima qualità. Proveremo a vincere un grande torneo», ha detto.
Il mister ha anche raccontato di trovarsi a Roma da due settimane insieme a due dei suoi figli, mentre l'altro è a Miami. Ha spiegato di essere preoccupato per i genitori che vino a Jesi e di come ha perso un amico di infanzia a causa del coronavirus. «Giocava a calcio con me da piccolo, mi ha chiamato mia sorella per dirmelo», ha sottolineato. E ancora: «Le immagini dei militari che portavano via le bare da Bergamo sono state come un pugno in faccia, impressionante. Nessuno era pronto a questo inferno. Pensare che la gente muore perché mancano i letti in rianimazione è assurdo, è inaccettabile».
«Io di lasciare l'Italia non ci penso neanche, mi sento al sicuro qui e ho fiducia nei medici. Voglio sentirmi vicino a chi è in difficoltà. Come cittadino più che da ct», ha aggiunto.
E a proposito del calcio giocato ha spiegato: « A settembre magari saremo un po' arrugginiti, ma riprenderemo a pedalare. Avevo iniziato a preparare l'Europeo. Ho sentito la botta della delusione e poi mi sono fermato. Per quanto riguarda il campionato penso che ripartirà e recupereremo la nostra normalità. Credo che i giocatori avranno tanta voglia di tornare in campo e ci sarò modo di vedere entusiasmo e divertimento. La Juve è ancora la favorita, ma la Lazio è in corsa e anche l'Inter. Perché sarà come un nuovo pianeta e non si possono fare previsioni si quanto accadrà. Tagliare stipendi ai giocatori? Inutile decidere ora perché penso che il campionato riprenderà. Ma i calciatori dovranno essere responsabili a seconda delle varie situazioni».
(Fonte: GdS)
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