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L'Inter ha uno stimolo in più per cercare di centrare il terzo posto. Oltre ai rinforzi derivanti dalla campagna acquisti, occhio al fattore Mancini, Nel dna del tecnico c'è la rimonta che spesso ha portato al risultato sperato. Il tecnico di Jesi sia come giocatore che come allenatore ha sempre dato le scosse giuste per rincorrere in classifica, quando la sua squadra partiva dalla retrovie ed ora si spera che la cosa possa accadere anche quest'anno all'Inter.
Tante rimonte dunque; la prima e forse la più bella, come riportato dal Corriere dello Sport, è sicuramente quella fatta da giocatore, quando nella stagione 1999-2000 con la Lazio riuscì a recuperare in 8 giornate i nove punti di svantaggio dalla Juventus (59 contro 50) coronando il successo finale. Un’altra rimonta trionfale è stata quella del 2011-12, ma stavolta il Mancio aveva cambiato ruolo ed era l’allenatore del Manchester City. Lo United di Sir Alex Ferguson e Vidic aveva il titolo in tasca perché i citizens avevano lasciato per strada diversi punti e, a 6 turni dalla fine, dopo il ko sul campo dell’Arsenal, sembravano ormai fuori gioco perché a -8 dalla vetta. Mancini riuscì a tirare fuori il massimo dalla sua squadra che chiuse la Premier con una striscia di 6 affermazioni tra le quali quella (1-0) che, alla terz’ultima giornata, consentì al City di affiancare lo United, nel frattempo sconfitto dal Wigan e fermato sul 4-4 dall’Everton.
Ma nei ricordi dei tifosi nerazzurri c'è sicuramente nella stagione 2007/2008, quando, dopo avere sprecato diversi match point, a 17' dalla fine del campionato la Roma era virtualmente campione d’Italia perché in vantaggio a Catania, mentre l’Inter era sullo 0-0 contro un Parma impegnato nella lotta salvezza. L’ingresso di Ibrahimovic fece girare il match e anche in questo caso, in rimonta, il Mancio festeggiò.
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