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Mancini perplesso sul futuro. Un derby per Ibra mette tristezza…

Brocchi e Mancini aprono a Zlatan che saluta il Psg: "Me ne vado da leggenda"

Francesco Parrone

Il quotidiano il Giornale, fa il punto sul futuro e sulle speranza dei due tecnici di Milan e Inter"Due club che non navigano fra i lingotti, hanno un disperato bisogno di liquidità e la stanno cercando negli angoli più remoti del calcio convinti che lì ci sia il futuro. Senza data, ipotetico, con una controparte abituata a trattare su più tavoli, un approccio al business diverso e un obiettivo che non mette in prima fila i club italiani ma l’espansione del football nel loro paese. Finalità più che legittima ma che fa riflettere.

Il vicepresidente Zanetti è a Pechino dove oggi inaugura la terza Inter Academy, grande entusiasmo ma in programma nessun contatto con quelli della Suning Group Commerce, anche se l’immagine del club in Oriente migliora sensibilmente. Milan e Inter ci sono dentro fino al collo e il futuro di Brocchi è indissolubilmente legato agli sviluppi societari. Adorato da Silvio Berlusconi ma certamente non un uomo immagine per una nuova cordata.

Su Mancini nuove perplessità senza che faccia qualcosa per respingerle: «Serve chiarezza - ha detto ieri -. Se l’Inter mi vuole, bene, oppure strappiamo il contratto». In sè è un ragionamento che non fa una grinza ma diverso sarebbe stato se avesse detto: io voglio restare, se poi Thohir ne vuole un altro... Le perplessità aumentano in quanto Diego Simeone, che non è uno stordito, ha fiutato qualcosa. Sa che, indipendentemente dall’esito della finale Champions di San Siro, questo Atletico lo ha spremuto come un limone e una ennesima stagione grandi firme è irripetibile. Così ha lanciato segnali continui proprio all’Inter, come se avesse trovato un varco. Non sono momenti bellissimi e un derby sullo Zlatan metterebbe tristezza, con la bizzarria di un Milan che dovrà tifare Inter per raggiungere un preliminare di Europa league per poter poi disputare un turno di play off che gli consentirebbe di accedere ai gironi.

Peraltro sembra la strada più alla portata per giocare in Europa, rispetto alla finale di coppa Italia che darebbe un accesso immediato: «Dovremo tifare Inter- ha ammesso Brocchi - a volte succede. Ma quando si è costretti a sperare nei risultati degli altri, vuol dire che da qualche parte hai sbagliato». L’ha detto lui, non noi".

(Fonte: Claudio De Carli, Il Giornale 14/05/16)

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