Mancini e la trattativa con il Suning, particolari oscuri emergono sul ruolo del tecnico marchigiano, tenuto all'oscuro di tutto da Thohir e Bolingbroke, con i quali i rapporti sono freddini, come ricorda la Stampa: «Di sicuro è più legato agli uomini della parte sportiva. Ecco perché ieri il dg Giovanni Gardini, il ds Piero Ausilio e il tecnico hanno sentito il bisogno di ritrovarsi per provare a guardare avanti e pianificare la nuova stagione. Il summit si è svolto a Bologna e naturalmente si è parlato anche della cessione. Gardini a breve volerà in Cina per seguire da vicino la trattativa con Suning. Nel fine settimana Thohir e i vertici cinesi completeranno l’accordo che porterà alla firma di un preliminare. Moratti dovrebbe partecipare in conference call, poi verrà indetto un cda straordinario e se non ci saranno intoppi inizieranno una serie di procedimenti burocratici che serviranno a completare il passaggio di quote del 70 per cento. A Mancini non interessa sapere i dettagli della trattativa ma piuttosto avere risposte sul suo futuro, perché quando arrivano nuovi padroni la conferma non può essere data per scontata. Le voci circolate in queste ore su Simeone e Prandelli di sicuro non gli hanno fatto piacere e l’sms inviato da Thohir non è servito per allontanare le nubi. Per adesso il tecnico non pensa all’addio, si sente ancora l’allenatore dell’Inter ma vuole chiarezza, sui programmi e sulle operazioni dei prossimi mesi».
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Mancini, summit con lo staff tecnico a Bologna. Cesura con i piani alti
Mancini e la trattativa con il Suning, particolari oscuri emergono sul ruolo del tecnico marchigiano
(stampa)
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