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Mancini-Thohir, colloqui non esaustivi. E non è la prima volta…

Alessandro De Felice

Il tecnico jesino chiede chiarezza alla società. Previsto un incontro con Erick Thohir per capire in quale direzione va il futuro nerazzurro

Roberto Mancini ha giocato a carte scoperte ed ha manifestato un malcontento che solo con chiarezza da parte della società potrà mutare. L'edizione odierna di TuttoSport  spiega come i colloqui tra tecnico e presidente, già in passato, non siano stati del tutto soddisfacenti:

NON É LA PRIMA VOLTA - "Probabilmente è stato soltanto un temporale. Ma ha comunque fatto molto rumore. Per la prima volta da quando è presidente, Erick Thohir deve maneggiare il malcontento manifesto di un suo allenatore. Roberto Mancini ha voluto giocare a carte scoperte perché, evidentemente, i brevi colloqui avuti nell’ultimo viaggio a Milano del presidente non sono stati esaustivi come chiedeva. D’altronde non è la prima volta che accade: a fine dicembre il Mancio attendeva pure un vertice di mercato a Doha ma poi è rimasto con un pugno di mosche in mano. La sessione di mercato avrebbe comunque portato in dote Eder perché tutto si può dire di Thohir, fuorché non abbia sempre fatto il suo dovere a livello di campagna acquisti. Pure ieri la società ha ribadito piena fiducia nell’allenatore ed è stato pure spiegato (a livello informale) come gran parte dei meriti per la miglior stagione dai tempi di Benitez e Leonardo vadano ascritti proprio a Mancini".

NODO BILANCIO - "La pensa allo stesso modo Thohir - che tornerà in città per la finale di Champions -. Il presidente peraltro - al momento - ha altre priorità ovvero, in rigoroso ordine di importanza, la trattativa con il Suning Commerce Group e il rispetto dei patti presi con la Uefa sul fair play finanziario. Thohir in tal senso è stato chiaro con i suoi collaboratori: il bilancio al 30 giugno 2017 dovrà essere chiuso in pareggio. E, qualora non si riuscissero a incastrare una serie di cessioni, andrà sacrificato qualche big (con Handanovic primo della lista). Qualora Mancini non dovesse essere soddisfatto di questa politica, si potrebbe arrivare a una clamorosa rottura".