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Mancini-Thohir, rapporto deteriorato. Ecco cosa chiede il tecnico a Suning

Tra l'ex City e la vecchia dirigenza non c'è un gran feeling: il tecnico spiega a Suning cosa serve all'Inter per crescere.

Alessandro De Felice

Il dialogo tra Mancini e Suning ha portato ad una piccola schiarita, ma tra il tecnico e la vecchia dirigenza (quella appartenente a Thohir), il rapporto è ormai deteriorato. Ecco cosa scrive a riguardo l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport: 

"Un velato ottimismo, ma senza l’attesa fumata bianca. Per spazzare le ultime nubi sul futuro di Roberto Mancini con l’Inter manca un altro tassello, l’ennesimo di questo tormentone da cui tutti sperano di uscire al più presto. L’incontro avuto giovedì mattina con i cinesi è in effetti servito a rasserenare un po’ il tecnico, i cui rapporti con l’attuale dirigenza sono invece ormai deteriorati. Come per certi versi ha ammesso anche il presidente Erick Thohir, che a Class Cnbc ha detto e non detto: «C’è un’ottima relazione con Mancini, malgrado qualche discussione. Ci sono delle opinioni discordanti tra me e lui, ma è importante lavorare per la squadra». Ma di certo non si lavora per la squadra protraendo questa agonia. Mancio due giorni fa ai cinesi ha spiegato che con la fiducia reciproca e le ultime mosse di mercato si possono fare grandi cose, che una promessa per rinnovare l’aveva già ricevuta più volte dalla dirigenza e che per andare nella giusta direzione sarebbe importante trovare un uomo forte che parli italiano, sappia dettare la linea e che faccia da cerniera tra parte sportiva e proprietà. Zhang Steven, Ren Jun e Yang Yang hanno annuito e spiegato che se hanno investito centinaia di milioni non è solo per partecipare, ma hanno bisogno di tempo per capire come e dove intervenire".

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