Lo scenario della trattativa tra Inter e Suning è stato pianificato in un lungo incontro a tre, durato più di cinque ore tra Mancini, il ds Piero Ausilio e Gardini. Ma come fa notare il Corriere della Sera: «L’allenatore era stato colto di sorpresa dall’improvvisa accelerazione della trattativa tra Thohir e Suning e non aveva gradito il fatto di essere rimasto all’oscuro e che neppure Bolingbroke si sia fatto sentire nei giorni caldi. A rassicurare il tecnico è però l’idea che l’Inter possa finalmente uscire dalle secche finanziarie, tornare a comprare giocatori di prima fascia e competere di nuovo per lo scudetto. L’ingresso dei cinesi rafforzerà il club ma anche e soprattutto la squadra. Mancini resta una figura spendibile a livello internazionale ed è esattamente quello che cercano i nuovi proprietari. Il tecnico non ha dubbi, e al momento non ha intenzione né di dimettersi né di cercare una soluzione alternativa. Ha voluto però risposte chiare sulla prossima campagna acquisti. Bloccato (almeno sulla carta) dai vincoli del fair play finanziario imposti dall’Uefa, il mercato potrebbe accendersi grazie all’asse con il Jiangsu, la squadra cinese di proprietà del Suning. La formula dei prestiti tra la Cina e Milano è una via praticabile per regalare a Mancini rinforzi di qualità».
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Mancini vede la luce oltre Thohir, l’asse col Jiangsu diventa decisivo per il mercato
Lo scenario della trattativa tra Inter e Suning è stato pianificato in un lungo incontro a tre, durato più di cinque ore tra Mancini, il ds Piero Ausilio e Gardini
(corsera)
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