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Mandorlini a Sky Sport
Andrea Mandorlini, commentatore tecnico per Sportitalia di Inter-Monaco, ha parlato così dei progressi fatti dai nerazzurri:
Da Ferrara a Cesena, che differenza ha trovato nell’Inter?
«La gamba girava meglio rispetto a due settimane fa. Ho visto bene i nerazzurri, sono stati bravi a rimontare gli avversari. Si percepiva grande entusiasmo per la squadra e per il ritorno di Lukaku. Al di là qualche contropiede di troppo, la strada intrapresa è quella giusta».
Chi l’ha colpita di più?
«Conosco la rosa nerazzurra, volevo vedere Mkhitaryan, si è ben disimpegnato quando è entrato. Lo stesso vale anche per Onana tra i pali. Manca poco per essere pronti, la squadra lo sarà alla partenza della A».
Perché proprio Mkhitaryan?
«È un giocatore che mi piace, con qualità importanti. L’Inter potrà contare su un reparto di centrocampo forte. L’armeno potrebbe essere una grande alternativa, ma non diciamolo forte: immagino miri a giocare. Ci sarà tanta concorrenza là in mezzo, sono tutti giocatori bravi. Asllani? Un giovane che può disimpegnarsi in tutti i ruoli della linea mediana, che alza il tasso tecnico. Quest’anno non ci saranno problemi nei cambi qualora i titolarissimi dovessero essere sostituiti».
Cosa mi dice di Lukalu?
«Ci vorrà un po’ per raggiungere il top della condizione, ma già si vede la sua forza. Il gol siglato col Lione dimostra che quando apre gli alettoni, può segnare senza problemi. Acclamato dai tifosi, è di nuovo un beniamino. Disputerà un grande campionato».
Correa e Dzeko a cosa devono puntare quest’anno?
«Sarà un campionato un po’ anomalo, ci sarà spazio e tempo per tutti. Parliamo di due giocatori forti, saranno utilissimi all’Inter. Tutti vogliono giocare, ma da ragazzi intelligenti quali sono hanno già capito il loro ruolo. Con Ausilio abbiamo proprio parlato di come in certe partite potrebbe servire riempire più l’area per risolvere le gare. Dzeko mi piace parecchio, Correa può essere determinante, come alternative non hanno eguali».
La partita col Lione ha detto che la fase difensiva deve essere messa a punto.
«C’era tanta voglia di fare, sono stati presi tanti contropiedi anche per questo. Ma non dimentichiamoci che i francesi sono più avanti nella preparazione. Skriniar? Lo slovacco è proprio forte: è entrato con la rabbia e la cattiveria giusta, come a dire: “Ci sono e non vedo l’ora di dimostrare il mio valore”. Speriamo rimanga, è un uomo determinante e difficile da sostituire. Poi certo, a volte le situazioni vanno oltre l’aspetto tecnico».
Come sarà difficile sostituire Perisic.
«Gosens ha la fiducia della società: è lui il titolare della fascia sinistra. Dipenderà dal tedesco, dovrà tornare quello dell’Atalanta, ma può essere un giocatore importante per una squadra top. Bellanova è promettente, Darmian può essere un’alternativa su entrambe le fasce. Dimarco ha un piede molto educato, eventualmente pure lui potrebbe disimpegnarsi nuovamente come quinto».
I tifosi nerazzurri insomma possono ben sperare.
«Certamente, l’Inter ha tutto per vivere una stagione da protagonista».
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