Una voglia matta di tornare in panchina, con gli occhi alla sua Inter sempre ben attenti. Andrea Mandorlini, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha parlato della sua smania di tornare ad allenare, anche se nel frattempo non perde occasione di guardare i nerazzurri e l'Atalanta, squadra che ha guidato (promozione dalla B alla A nel 2004) e che sono ora entrambe in lotta per un posto in Champions League:
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Mandorlini: “Inter per me la squadra più importante. Zapata? Non mi sorprenderei se…”
L'ex giocatore nerazzurro intervista dalla Gazzetta dello Sport
INTER ED HELLAS - "All'Inter per 7 anni, a Verona 5 in panchina con due promozioni, una in A. Per me restano le squadre più importanti, ma non dimentico l'Atalanta. La B vinta nel 2004 è indimenticabile. Esperienza all'estero? Perché no? Fu un bel periodo. Ho avuto vari contatti con club stranieri, pure in Giappone, poi la chiamata della Cremonese ha cambiato le cose. Non pensavo che sarebbe andata così... Gli obiettivi miei e della società forse erano diversi, ma è inutile tornarci sopra. Voglio tornare. Intanto viaggio, mi aggiorno e studio".
ATALANTA - "Nonostante le cessioni, sta disputando l'ennesima stagione di altissimo livello. Questa continuità non è casuale, significa che c'è programmazione. Il merito è della società, ma anche di Gasperini: cambiano gli interpreti, mai concetti di gioco. Si è visto anche contro l'Inter. Ora sono in corsa in tutto. E l'entusiasmo della città potrebbe fare la differenza. Tecnicamente forse è inferiore alle altre, ma fisicamente va alla grande. La Champions è possibile, sarebbe il coronamento di un sogno".
ZAPATA - "Non mi sorprenderei di vederlo a Bergamo a prescindere. Questo è un club ambizioso, si alza sempre l'asticella. Si investe parecchio e ci sono giocatori incredibili come Gomez e Ilicic. Oggi Bergamo può essere anche un punto di arrivo".
(Fonte: gazzetta.it)
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