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Andrea Mandorlini, ex difensore dell'Inter ed allenatore del Verona, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di TuttoHellasVerona, proprio in vista della sfida tra queste due squadre di sabato pomeriggio.
La prima domanda non può che riguardare la partita di sabato. Difficile per lui abbozzare un pronostico, con un cuore inevitabilmente diviso in due, metà nerazzurro e metà gialloblù.
"La partita di domenica tra Inter e Verona è un match dall’esito tutt’altro che scontato, anche se tutto potrebbe far pensare il contrario. I nerazzurri, dopo un periodo di crisi sembrano aver ritrovato lo smalto dei giorni migliori e sospinti da oltre 60.000 spettatori cercheranno punti importanti nella corsa alla qualificazione Champions. Il Verona, dal canto suo, dopo il pesante tonfo interno con l’Atalanta, cercherà di riscattarsi con l'obiettivo di portare a casa un risultato positivo, fondamentale nella rincorsa alla salvezza. Una partita aperta a qualsiasi risultato, perchè proprio questo è il bello di uno sport come il calcio".
Gli chiediamo un parere sugli obiettivi stagionali delle due squadre.
"L’Inter ha tutte le carte in regola per raggiungere la qualificazione alla prossima Champions League. Il Verona, che sembrava spacciato sino a qualche settimana fa, ha ritrovato punti e fiducia ed ora sembra pronto a giocarsi tutte le sue carte per rimanere in serie A. Naturalmente il mio auspicio è quello che entrambe possano farcela".
Inter e Verona per Andrea Mandorlini non sono solamente una partita di calcio ma rappresentano prima di tutto una parte importante della sua carriera sportiva, prima da calciatore e poi da tecnico. Inter significa sette stagioni, lo scudetto dei record, la coppa UEFA, ben 275 presenze, 13 gol e tanto altro ancora.
“Per me, tifoso interista, l’essere arrivato ad indossare la maglia dell’Inter rappresenta la realizzazione del mio sogno di bambino. Sette anni di successi indimenticabili impreziositi da ricordi indelebili come, ad esempio, quello di aver fatto parte dell’Inter dei record, un'emozione che porto sempre dentro di me con grande orgoglio”.
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