Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Andrea Mandorlini ha parlato così della fase difensiva dell'Inter.
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Mandorlini: “Inter, in giro non c’è un sostituto all’altezza di Skriniar. Acerbi…”
Mandorlini, dieci gol subiti in cinque amichevoli sono un campanello d’allarme?
«Siamo ancora al calcio estivo e agli esperimenti. Ho visto l’Inter da vicino col Monaco e mi è piaciuta molto: arrembante, propositiva, coraggiosa. Certo, ha lasciato troppi spazi per le ripartenze ed è stata punita, però è normale a fine luglio-inizio agosto. La solidità e la compattezza sono fondamentali in un campionato difficile come il nostro, l’Inter saprà ritrovarle velocemente, una volta raggiunta la condizione migliore».
A proposito di solidità difensiva, che ne pensa del possibile addio di Skriniar?
«Milan è un giocatore molto forte, importantissimo, un punto fermo della squadra ormai da tanti anni. Giocatori così sono insostituibili e credo che la società farà di tutto per trattenerlo. Poi è chiaro che di fronte a un’offerta indecente, tutto può succedere. Io sarei felice se rimanesse all’Inter, per l’importanza che ha in campo e fuori. E poi oggi sarebbe durissima trovare un ricambio all’altezza: fosse partito prima, l’inserimento di Bremer avrebbe risolto un bel po’ di problemi. Ma adesso non c’è un sostituto all’altezza di Skriniar in giro, perderlo ora sarebbe un problema grosso e lascerebbe incognite pericolose per l’avvio della stagione».
Si parla, eventualmente, di Akanji e Acerbi.
«Akanji è un nazionale, ha esperienza internazionale, ma non ho mai sentito parlare del Borussia Dortmund per grandi prestazioni difensive. Acerbi lo conosciamo bene e lo conosce soprattutto Inzaghi. Credo sia il nome perfetto non per sostituire Skriniar, ma per completare il reparto difensivo. Non sarebbe una alternativa a De Vrij o Bastoni, ma a tutti gli effetti un titolare aggiunto».
L’Inter che sta nascendo, comunque, la convince?
«Vedo grande entusiasmo nell’ambiente e anche all’interno della squadra. C’è voglia di cominciare a fare sul serio, di ripartire da dove si era interrotto. Il primo anno di Inzaghi è stato molto positivo, la squadra gioca bene, si diverte, vince. Ora ha anche un Lukaku in più che sicuramente farà la differenza come è successo nella sua prima parentesi a Milano. Certo, resta l’incognita sul futuro di Skriniar. Mi auguro che questa famosa offerta del Psg non arrivi mai...».
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