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Mangia: “L’Inter ha scelto il suo modello di riferimento, ha identità . Titolo? Io dico…”

L’ex allenatore del Palermo e della nazionale U-12, Devis Mangia, ai microfoni di Mediagol analizza il campionato e la stagione vista fin qui dell’ Inter: SUL MATCH INTER-JUVE – “La partita di San Siro tra Inter e Juventus ha...

Francesco Parrone

L'ex allenatore del Palermo e della nazionale U-12, Devis Mangia, ai microfoni di Mediagol analizza il campionato e la stagione vista fin qui dell' Inter:

SUL MATCH INTER-JUVE - “La partita di San Siro tra Inter e Juventus ha confermato che i nerazzurri sono una formazione abbastanza solida che lotterà per i primissimi posti, così come la Juventus che rientrerà presto in gioco e sarà impegnata anche lei nella lotta al vertice. Come è cambiata la formazione di Mancini? E’ una squadra più solida ed è migliorata in ogni reparto: ad esempio ha elevato la cifra tecnica del reparto difensivo con gli innesti di Murillo e Miranda, ha acquisito fisicità e personalità in mezzo al campo con l’arrivo di Melo,ha accresciuto il tasso di qualità e creatività in avanti con il colpo Jovetic. Ha una struttura fisica molto importante, dei grandi attaccanti e, come detto, tanta qualità in tutti i reparti. Sembra che il modello di riferimento adesso per il club di Thohir sia la prima Inter di Mancini, quella che vinse lo scudetto.Come indole, mentalità e struttura tattica si sta ricalcando quella falsa riga. Anche se ad ora la differenza è netta, non dimentichiamo che quella squadra aveva Ibrahimovic”.

SULLA CORSA SCUDETTO - “La squadra che fin qui mi ha intrigato maggiormente è il Napoli: i partenopei, insieme alla Fiorentina, stanno esprimendo il miglior calcio in Italia. Già alla vigilia ci si attendeva un campionato particolarmente aperto, con più candidate a vincere il titolo. Considerando tutti gli aspetti e gli organici, credo che la Roma sia la squadra che ha qualcosa in più rispetto alle altre concorrenti. La dimensione del Palermo? L’anno scorso pensavo che dietro alle sette grandi, ci fossero Torino, Sassuolo e proprio il Palermo. Lo penso tuttora. E’ questa, a mio avviso la dimensione del Palermo: metà della classifica dopo le solite sette. I siciliani possono interpretare senza ombra di dubbio un buon campionato. E’ vero, rispetto alla stagione precedente, manca qualche tassello, sono andati via Barreto, Munoz e Dybala, ma la squadra ha una sua identità, una sua idea. Lo ripeto, le possibilità di fare un buon campionato ci sono tutte”.

VITTORIA SULL'INTER DI GASPERINI - “Quella è una delle partite più belle della mia carriera da allenatore, insieme a qualche gara vinta con la Nazionale Under-21 agli Europei di categoria. In quel match si è vista la mia idea di calcio: vi sono particolarmente legato, sul piano affettivo, soprattutto. Come finirà sabato sera? Non sarà certamente una sfida impari: il Palermo se la giocherà, eccome”.