- Squadra
- Calciomercato
- Coppa Italia
- Video
- Social
- Redazione
ultimora
Getty Images
Intervistato dal Corriere della Sera, Antonio Manicone, dal 2014 il vice di Vladimir Petkovic, è tornato sulla vittoria della Svizzera contro i Campioni del Mondo della Francia. "Siamo contenti di aver dato una gioia a tante persone: da quello che abbiamo capito non solo in Svizzera, ma in gran parte dei Paesi europei...".
"La nostra è stata una partita giocata da tutti, con la voglia di non mollare mai, di crederci anche dopo il rigore fallito e quei tre gol presi. Il calcio è davvero come la vita: quando cadi, ti devi rialzare prima possibile, perché non è mai finita".
Davanti avevate i campioni del mondo: è un’impresa che vale doppio?
«È stata notevole, ma la Svizzera se gioca al 100% con ogni suo elemento è competitiva: poi si può anche perdere e in questo Europeo succederà a tutte le squadre, tranne una. Però l’importante è dare tutto».
Dopo Italia-Svizzera diversi commentatori stranieri hanno detto che l’Italia non aveva ancora incontrato un avversario forte. Per altri, la vostra vittoria sulla Francia rivaluta quel successo azzurro. Dove sta la verità?
«Sta nel mezzo, perché l’Italia con noi ha giocato molto bene e abbiamo meritato di perdere. Grazie a quella batosta però siamo cresciuti».
L’Italia non ha fatto questo errore: il gruppo è il segreto anche per Mancini?
«Sì, Roberto sta facendo un grandissimo lavoro e oltre al gruppo ha anche grandissimi giocatori. Per me questa Italia che non perde da 31 partite è già al top a livello mondiale».
(Corriere della Sera)
© RIPRODUZIONE RISERVATA