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Ci ha pensato la storia, la loro storia, così immensa, così eterna e - per certi aspetti - così simile, ad accomunarli per anni nel corso della loro fantastica carriera. L'amore per una sola maglia, la lealtà, la classe infinita e il talento unico dimostrato sul campo, da questi aspetti e per queste ragioni le vite calcistiche di Javier Zanetti e Ryan Giggs sono state spesso allacciate, strette e connesse tra di loro, per 20 anni ma soprattutto adesso, in questi mesi in cui entrambi - praticamente assieme - hanno detto addio al calcio per intraprendere una nuova carriera (da dirigente o da vice-allenatore) sempre a difesa di quelle maglie che per decenni hanno onorato e riempito di orgoglio.
Le loro storie, meravigliosamente tanto simili, sembrano viaggiare in parallelo anche adesso, nonostante alcune naturali divergenze da inserire nel racconto: una di queste, riguarda il numero di maglia con il quale per anni entrambi hanno scritto una storia incredibile. La 4 di Zanetti e la 11 di Giggs, maglie da mettere i brividi, numeri che da ora in poi avranno destini totalemente differenti. E se l'Inter, da una parte, ha scelto di ritirare quel numero che per sempre, indelebile, rimarrà sulle spalle del Capitano, la politica del Manchester United (e di Giggs), in questo senso, è molto diversa da quella nerazzurra.
La numero 11 dei Red Devils, infatti, ha già un nuovo padrone: ad indossarla sarà il giovane gioiellino belga, di origini kosovare, Adnan Januzaj. E' stato lo stesso Ryan Giggs ad esortarlo a prendere il suo numero, opponendosi al ritiro della maglia. La filosofia del Manchester prevede che la leggenda di un numero non finisca mai, che sopravviva e si rinnovi sempre. Per questo, la 11 di Giggs avrà un nuovo proprietario, a differenza del numero 4 di Javier. In questo, assieme ai propri club, i due hanno preso decisioni opposte. Almeno in questo, le loro storie non viaggiano in parallelo...
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