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Maradona all’attacco, come in campo anche fuori. Quando Diego apre bocca, la polemica è sempre dietro l’angolo. Ma fa parte del personaggio, esuberante e a volte esagerato: capita che non sia appoggiato, o che la sua linea di pensiero non sia poi tanto condivisa (come nel caso che lo ha visto litigare con Mauro Icardi). Eppure, Maradona è questo e non perde occasione per dimostrarlo.
Nell’intervista rilasciata a Marca, ad esempio, il Pibe de Oro ha attaccato duramente il mondo degli allenatori: "Mi sono scordato la carriera da allenatore? No, per niente. Ho voglia, ma nel calcio c’è una mafia molto grande. Non si vuole vedere, ma c’è e esiste. Il mondo degli allenatori è dominato dagli agenti, non dipende dal merito dell’uno o dell’altro. Molti agenti, se non li paghi, non ti porteranno in alcun club. Diciamo la verità. E io su questo non ci passo. Sarebbe difficile allenare per me? Io ho giocato a calcio e pretendo di insegnare calcio come tecnico. Per questo sono aperto all’ipotesi di allenare, ma senza pagare questa gente. Quella fattoria che si è creata con i tecnici che passano dal Valencia al Madrid, dal Barça al City, dal City allo United… è incredibile. 15 anni fa, al Real Madrid o al Milan si poteva andare liberamente, mentre adesso sono i procuratori che ti mandano. Se Benitez, che rispetto molto, ha fatto male a Madrid, non mi dicano che è stato per le mancanze dei giocatori! No, ha fallito lui. Eppure, dopo poco, nonostante quel fallimento, gli hanno dato tre anni di contratto al Newcastle. Qualcuno me lo può spiegare? E’ normale o c’è qualcosa che va storto? Io forse non sono adatto per allenare il Barça o un grande club, ma se ne avessi la possibilità lotterei con la mia squadra. Ho già pagato quello che dovevo pagare quando ero un calciatore. Ma oggi sembra che non basti essere stato un buon giocatore per essere allenatore. Perciò mi rende felice veder vincere Zidane, perché lui capisce i giocatori e sa che se perde i dirigenti finiranno per dire: “E’ stato un buon giocatore, ma un pessimo allenatore”. Per fortuna che ‘el Flaco’ Crujff li ha uccisi tutti: ha zittito ogni dirigente vincendo tutto come allenatore".
(Marca)
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