Rolando Maran, allenatore del Cagliari, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match con l'Inter: "In settimana proviamo tante possibilità, domani arriviamo con una testa diversa rispetto alla partita di Coppa Italia: lì non è stata questione di modulo. Domani giocherà Cragno, perché ho deciso di dargli fiducia e farlo tornare in campo".
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RIVALI/ Cagliari, Maran: “Domani saremo pochi, ma ci saranno Cragno e Castro”
Le parole dell'allenatore dei sardi alla vigilia del match con l'Inter
Domani ci sarà Castro?
"Assolutamente sì, non c'era nulla da risolvere: lo conosco talmente bene, che so bene che fosse amareggiato quanto lo ero io. Ma è un bravo ragazzo, ci sono delle regole e tutto è tornato come doveva".
Maggior turnover con l'arrivo di Pjaca?
"Non posso parlare di calciatori che non ho a disposizione".
Cifre e statistiche su tiri a favore e contro: cos'è cambiato?
"Da novembre in poi tiriamo di più, ma subiamo anche di più. Ci sono dei momenti in cui dobbiamo cambiare questa tendenza, ma bisogna avere maggiore fiducia in noi e nelle nostre azioni".
Domani mancherà anche Rog, quanto può mancarvi la sua corsa?
"Mancherà lui, ma anche gli altri indisponibili pesano. Siamo pochi, questo è certo, ma dovremo essere bravi a non farci trovare impreparati".
C'è un po' di invidia verso Conte, che chiede rinforzi sul mercato e viene subito accontentato?
"Non c'è invidia per nessuno, io ho il mio Cagliari e penso a questo. Dobbiamo dare continuità alla gara di Brescia. Il sorpasso del Milan ci dà pressione? Ma no, sappiamo che domani è una gara difficile e conosciamo bene il valore dell'Inter: bisogna ripartire dal secondo tempo fatto in Coppa Italia e dalla gara di Brescia, dove si è visto un Cagliari diverso".
A Brescia è tornato il Cagliari che impone il suo gioco?
"I numeri fanno male spesso, perché non sempre riflettono il lavoro della squadra, ma a Brescia c'è stata un'inversione di tendenza e si è visto".
Domani convocato anche il giovane Gagliano, stella della Primavera. Cosa si aspetta da lui?
"Credo che vivrà un'esperienza forte, mi aspetto entusiasmo e freschezza che un giovane deve avere quando viene convocato in Prima squadra. I 70mila di San Siro sono sicuramente un impatto forte da vivere, sarà importante per lui e Porru".
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