Marangon: “Inter, attenzione al fattore Bentegodi. E in Champions devi provarci”

L'Inter di Simone Inzaghi torna oggi in campo dopo la vittoria in rimonta contro la Lazio: avversario di turno, il Verona. Luciano Marangon, doppio ex di giornata, ha parlato della sfida del Bentegodi ai microfoni di Repubblica: "Vorrei dire con diplomazia che tifo per entrambe le squadre e per nessuna, ma la verità è che, per come si è messo il campionato, il mio cuore è gialloblù. La qualificazione alla Champions è importante, certo, ma la salvezza è la salvezza".

A cosa deve stare attenta l'Inter contro il Verona?

"Allo stadio, che in queste partite fa davvero la differenza. Quando serve davvero, il pubblico veronese trasmette alla squadra una cattiveria agonistica unica. Sulla carta non c'è storia, da un punto di vista tecnico, ma il Bentegodi quando vuole fa magie. Dopo mesi difficili, il Verona ha riagganciato lo Spezia a 27 punti e non perde da quattro partite".

Nei suoi due anni nerazzurri, la panchina cambiò per due volte: da Castagner a Corso, poi Trapattoni. Inzaghi le ricorda qualcuno dei tre?

"Non direi. Ha la sua personalità, il suo modo di essere e fare giocare la squadra. È ancora giovane ma è già grande, e sta crescendo. Castagner era un tecnico italiano vecchio stile. Corso era un campione in campo ma si trovò in difficoltà a gestire il gruppo. Trapattoni era completamente immerso nel suo lavoro, a sessant'anni nelle partitelle correva più di noi".

E questa Inter, può sognare in grande?

"È già arrivata lontano. Sta per giocare una semifinale di Champions. Comunque andrà per le due milanesi, la finale sarà proibitiva. Il City è fortissimo e il Real Madrid ha la coppa nel dna. Ma l'Inter deve provarci. È forte, e molta parte del merito è di Marotta, un grande nella gestione dei club".

Dopo il Verona, in campionato l'Inter incontrerà all'Olimpico la Roma, altra sua ex squadra.

"Mi aspetto una partita dura fra squadre che tutto sommato si equivalgono. La Roma in casa è forte, rognosa, ostica. Ha un grande allenatore e, a differenza dell'Inter, sul mercato ha speso molto. L'Inter per contro ha più abitudine alla vittoria".